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Ci arrivano spifferi dal Parlamento su chi potrebbe essere il successore di Mattarella, Marta Cartabia, l'attuale ministro della Giustizia, colei che ha distrutto il diritto di chi denuncia con la sua riforma aberrante. Il nome giusto per la nostra classe politica formata quasi esclusivamente da falliti. Si dice che sarebbe Mattarella stesso a spingere per la sua nomina, d'altronde, si dice sempre, che l'abbia voluto lui come ministro della Giustizia nel governo di Super Mario bluff Draghi.
Abbiamo la grande giurista che grazie a lei le vittime di reati comuni difficilmente avranno giustizia e il grande economista, il nostro premier, gradito all'Europa, secondo la nostra stampa ruffiana, che, infatti, sta facendo una fatica enorme a sbloccare i recovery found, forse perché da quando non è più governatore della Bce non serve più ai governi dell'Unione? Tra l'altro politicamente so sta dimostrando uno zero, basta solo pensare che gli avrebbero fatto fare come gli pare e, in compenso, gli davano anche il Quirinale. Lo stesso Draghi che nel 2013, diede 65 miliardi d'euro all'Italia per aiutare le fasce più deboli e Renzi li dirotto' alle banche. E il buon nonno premier non sarebbe un bluff colossale!?
Renzi, invece, il peggio epocale della nostra politica avrebbe indicato Casini. Renzi è il segno evidente di una sinistra, quella italiana, giunta al capolinea, senza idee e serva del potere finanziario.
Per rimanere in tema di sinistra allo sfascio, Dalema, il politico più sopravvalutato di tutti i tempi, avrebbe indicato, per l'ennesima volta, Amato.
Berlusconi è un pericolo scampato per la nostra già inesistente credibilità politica all'estero. Con lui presidente (p obbligatoriamente minuscola) le prese per culo in tutto il mondo si sarebbero sprecate.
Ricordatevi che se abbiamo avuto il pericolo Berlusconi al Quirinale nei giorni scorsi lo dobbiamo proprio all'individuo sopracitato, che invece di fare una legge chiara sul conflitto d'interessi lo aveva aiutato con quella stronzata della bicamerale, durata due anni, dal 96 al 98, e che ha logorato il governo Prodi, di cui il grande statista, così considerato da buona parte di quei decerabrati del suo elettorato, faceva parte. Dalema, nei fatti, non è stato il miglior alleato di Berlusconi? Per par condicio, a destra, Fini veniva anch'esso definito statista e paradossalmente fu il maggior oppositore di Silvio I di Birbone quando stavano insieme al governo, 2001-2006.
Ho letto nei giorni scorsi che Salvini e la Ronzulli vorrebbero fagocitare Silvio e Forza Italia nella Lega. Se fosse vero sarebbe divertente perché storicamente è sempre stato il cavaliere nero a mangiarsi i suoi alleati. Chiedete delucidazioni allo statista Fini che si era fidato delle cazzate, alias promesse di lui.
Cari Salvini e Ronzulli non giocate col cavaliere esso è troppo per voi.
La Melona invece oggi ha proposto Nordio che già, con una certa classe, si è defilato.
Pare che il vero cavallo di battaglia della destra sarebbe la Casellati e i nomi della Moratti, di Pera e Frattini sarebbero solo dei diversivi.
Anche Grillo avrebbe un nome a sorpresa, Zagrebelsky, e chissà, forse in questo marasma potrebbe addirittura farcela.
Si sono farti anche i nomi di Prodi e Bindi ma penso abbiano la stessa possibilità che avrebbe Calenda di diventare, un giorno, premier, cioè zero.
Nel 2015, si dice, che a spingere Mattarella per il Quirinale fu Napolitano o che il suo giudizio a favore dell'attuale Presidente fosse stato decisivo. In questi giorni quale parere conterrà fortemente?
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Un nome lo voglio fare anche io, e visto il periodo storico senza precedenti,dovuta alla pandemia che stiamo vivendo, Andrea Crisanti, uno dei pochi medici che ha capito bene la gravità della situazione.
Fenix
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