martedì 24 giugno 2014

Scontri Napoli-Fiorentina, “Ciro Esposito è morto”. Ma la famiglia smentisce

Il tifoso del Napoli, ferito a colpi di pistola il 3 maggio prima della finale di Coppa-Italia, è in fin di vita: "Infastiditi da false notizie: è in coma irreversibile". Forze dell'ordine in allerta


Scontri Napoli-Fiorentina, “Ciro Esposito è morto”. Ma la famiglia smentisce

Viene definito “clinicamente morto” Ciro Esposito, il tifoso napoletano gravemente ferito a colpi di pistola a Roma prima della partita di Coppa Italia Napoli-Fiorentina e ricoverato dal 3 maggio scorso nella terapia intensiva del Policlinico Gemelli, nella Capitale. Ma è la famiglia a fermare la notizia del decesso che nel frattempo si è diffusa su tutti i media. “Ciro non è morto. Il suo cuore batte ancora” dicono il fratello Michele Esposito e il sacerdote don Mariano, che da questa mattina è in ospedale al capezzale del tifoso, vicino alla madre Antonella Leardi. “E’ ancora vivo, anche se in coma irreversibile” ribadisce all’Ansa lo zio del tifoso, Vincenzo Esposito. “A nome di tutta la famiglia – ha aggiunto – dico a tutti basta violenza”. I parenti di Esposito si dicono “molto infastiditi dalle false notizie sulla morte di Ciro. Il suo cuore batte ancora anche se è in coma profondo, quindi, chi può pregare preghi per la sua salute. Non sappiamo cosa accadrà nelle prossime ore, ma ci sentiamo di fare un appello ad evitare ogni forma di violenza nel nome e nel rispetto di Ciro Esposito”.
E in effetti fonti sanitarie confermano la situazione anche alla Associated Press: Esposito versa in condizioni disperate, ma non è morto, contrariamente a quanto appreso in precedenza. I medici hanno cercato di strapparlo alla morte ma non ci sono riusciti. Stanno sopraggiungendo insufficienze epatica, renale e respiratoria, e i medici non possono che attendersi il peggio. Le condizioni del sostenitore del Napoli si sono aggravate nelle ultime ore a causa di un’infezione polmonare che si è innestata in un quadro clinico già compromesso. Esposito aveva subito alcune operazioni, la prima al polmone; è in dialisi e ha un’attività epatica non pienamente efficiente. L’ultimo intervento lo aveva subito il 19 giugno, la prognosi è rimasta sempre riservata. ”Tutta Napoli – dichiara il sindaco di Napoli Luigi De Magistris – Si stringe intorno alla famiglia di Ciro in queste ore drammatiche. La famiglia ci ha ribadito che Ciro è in gravissime condizioni ma il suo cuore batte ancora. Ci uniamo tutti all’appello che, proprio in questi momenti, la famiglia sta rivolgendo perché non si commettano violenze”.
A Roma le forze dell’ordine sono in allerta per l’eventuale arrivo di gruppi isolati di tifosi napoletani: si temono raid e vendette nei confronti della tifoseria romanista. A sparare a Ciro sarebbe stato infatti un ultrà giallorosso, Daniele De Santis. Secondo Il Messaggero gruppi di ultrà si stanno radunando, a Napoli, per decidere se partire alla volta di Roma, con destinazione il Policlinico Gemelli. La tifoseria organizzata della curva B per il momento smentisce.
Il Pd: “Gli azzurri si ricordino di lui”
“Non si può morire per una partita di calcio. Spero gli Azzurri lancino un forte segnale oggi pomeriggio durante il match con l’Uruguay”: così Laura Coccia, giovane deputato del Partito Democratico, ex atleta disabile, che chiede di dedicare la partita a Ciro Esposito. “Dobbiamo sensibilizzare l’opinione pubblica e gli atleti stessi sul tema. Vorrei che Prandelli e i suoi ragazzi dessero un forte segnale al mondo intero durante questo torneo, al di là del risultato sportivo”.
La madre: “Resto con lui fino alla fine”Accanto al giovane in queste c’è ore la madre, Antonella Leardi, che è rimasta sempre al capezzale del figlio nelle ultime settimane. Al Gemelli sono arrivati altri familiari del supporter napoletano. «Resto qui fino all’ultimo, non me ne vado», ha detto a parenti e amicila Leardi. La donna è uscita in lacrime dalla sala di rianimazione dove si trova il figlio. ”Fino a qualche ora fa Ciro diceva ‘Non ce la faccio più, voglio che finisca questa storia’”, ha raccontato Damiano De Rosa, legale e amico della famiglia Esposito, parlando del giovane in fin di vita al Gemelli. Al capezzale del ragazzo oltre alla madre, il padre e la fidanzata, con altri parenti ed amici.
Gli scontri a Tor di Quinto prima della finale di coppaEsposito era stato ferito il 3 maggio a Roma. Durante scontri scoppiati con ultrà romanisti nella zona di Tor di Quinto, l’uomo era stato raggiunto da diversi colpi di pistola un dei quali, entrato dal torace, è arrivato alla colonna vertebrale. Per l’accaduto era finito in manette Daniele De Santis,detto “Danielino” o “Gastone”, ex ultrà giallorosso proveniente dall’estrema destra, titolare di un chiosco nelle vicinanze del luogo in cui si sono verificatii tafferugli.  Secondo gli inquirenti, l’ultrà romanista ha fatto fuoco in direzione di alcuni tifosi del Napoli, tra cui Esposito, nel corso di una rissa scoppiata dopo che De Santis, assieme ad altre tre persone ancora da identificare, aveva provocato alcuni tifosi del Napoli a bordo di un bus con lanci di oggetti e fumogeni. Nei confronti dei tre tifosi partenopei rimasti feriti, il pm Eugenio Albamonte contesta il reato di rissa. Per questa vicenda nelle scorse settimane si è svolto un incidente probatorio per raccogliere la testimonianza di Raffaele Puzone, il supporter napoletano che ha confermato di aver visto De Santis fare fuoco. Nel corso della sua ricostruzione però il superteste è caduto in contraddizioni.
Il legale di De Santis: “Spero migliori”“Ho appreso da poco che si sono aggravate le condizioni di Ciro Esposito. Provo dispiacere, come tutti, per questo ragazzo, prima che un avvocato sono un uomo. Mi auguro che le sue condizioni possano migliorare». Così l’avvocato Tommaso Politi, difensore di Daniele De Santis, l’ultrà giallorosso accusato di tentato omicidio dopo gli scontri per la finale di Coppa Italia, commenta l’aggravarsi delle condizioni di Esposito. L’avvocato riferisce che incontrerà De Santis nei prossimi giorni. «Daniele non sta bene, deve essere rioperato – aggiunge – ha una infezione importante alla gamba».
Italia-Uruguay, niente maxi-schermo a ScampaNiente maxi schermo stasera a Scampia per la partita dell’Italia, dopo l’aggravarsi delle condizioni di salute di Esposito. La decisione è stata presa dalla Municipalità. Per la sfida con l’Uruguay dell’ex Cavani, la Municipalità aveva organizzato un evento nella villa comunale di Scampia, con l’installazione del maxi schermo.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/06/24/scontri-napoli-fiorentina-ciro-esposito-e-morto-ma-la-famiglia-smentisce/1038011/

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