sabato 7 giugno 2014

La resistenza? È un modo per rubare speranza



Stralci da un lungo e interessante articolo pubblicato dal blog TomDispatch.com, in vista della grande mobilitazione del movimento Occupy negli Stati uniti per il Primo maggio.



Il 2011 è stato l’anno delle rivolte globali, e sono ben lungi dall’essere terminate. Sono scoppiate in Russia, Israele, Spagna, Grecia, Gran Bretagna, in gran parte del mondo di lingua araba, in parte dell’Africa, in Cile e in alcuni punti dell’America latina. Rivolte sono fiorite anche negli Stati uniti, Gran Bretagna e Nuova Zealanda…
Ricordate che la rivoluzione non ha un aspetto simile alle rivoluzioni alle quali siamo abituati (…) Quando si parla di nonviolenza come alternativa alla violenza, non possiamo fare a meno di sottovalutare il nostro potere. Quella parola, purtroppo, suona come se descrivesse un’assenza, una gentile astenersi dall’azione, quando ciò che è in gioco – come i manifestanti in tutto il mondo hanno dimostrato l’anno scorso – è una forza da non sottovalutare, così lo chiamano il «potere del popolo».
Quando ci riuniamo come società civile per esercitare questo potere, i regimi tremano e la storia è fatta. Non subito e non esattamente secondo i piani, ma chi è mai stato in grado di prevedere il futuro? Eppure, molti regimi sono stati rovesciati da questo potere, e la capacità di farlo è il nostro nel presente. Come notano Erica Chenoweth e Maria Stephan nel loro recente «Why Civil Resistance Works: The Strategic Logic of Nonviolent Conflict», dal 1900 le campagne partite dal basso (con la nonviolenza) hanno avuto successo nel raggiungere un cambiamento di regime il doppio delle volte rispetto alle campagne violente. (…)
La resistenza è uno dei vostri obblighi, ma è anche un piacere e un modo di rubare di nuovo speranza.

Rebecca Solnit è una pacifista e scrittrice, da sempre attenta ai movimenti sociali. Il suo ultimo libro è «The American Way of War: come le guerre di Bush divennero di Obama» (Haymarket Books)

http://comune-info.net/2012/05/la-resistenza-e-un-modo-per-rubare-di-nuovo-speranza/

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