venerdì 13 settembre 2013

SPAGNA: I bambini mangiano poco e le scuole restano aperte per garantire un pasto al giorno.


bambini spagnoli
Che tutta l’euro zona sia in crisi si sa da molto tempo, ma gli effetti cominciano a farsi sempre più pesanti. In Spagna le scuole hanno deciso di restare aperte anche durante i mesi estivi per garantire almeno un pasto sicuro al giorno per i bambini, attraverso il servizio mensa.
Se in Grecia la situazione è sotto gli occhi di tutti, con l’aumento di abbandono di minori e casi di malnutrizione, non spesso si è sentito parlare della Spagna che, ugualmente, non naviga in ottime acque. Non sono rari i casi in cui i bambini svengono durante la giornata scolastica a causa della malnutrizione o addirittura devono essere ricoverati. La crisi, infatti, ha mutato completamente le abitudini alimentari dei cittadini iberici: niente frutta e verdura, niente carne e pesce. Si consuma in grande quantità riso e pasta, cibi che, se riempiono lo stomaco, non riescono però ad offrire il fabbisogno energetico che i bambini, in fase di crescita, richiedono.
Da un rapporto stilato dal Sindic de Greuges, nella solo regione della Catalogna i minori malnutriti sono almeno 50mila, a Madrid, i piccoli che vivono nella povertà sono invece 2,3 milioni, secondo l’Unicef. Non meglio nelle Isole Canarie, paradiso turistico, dove le scuole sono rimaste anche lì aperte per tutta l’estate.  La scusa è quella di tenere corsi d’approfondimento o formazione.
“Non ci sono giustificazioni perché questo Paese non possa alimentare i suoi cittadini, specialmente i bambini”, ha tuonato al riguardo il responsabile delle Politiche infantili di Unicef Spagna,  Gabriel González-Bueno, che si è scagliato contro i tagli fatti alla scuola pubblica, tanto da non permettere più alle famiglie più disagiate di poter usufruire del servizio mensa durante l’anno. Inoltre, ha reso noto come l’Unicef stia attendendo che il governo iberico adotti delle misure urgenti, per esempio il fondo sociale di 60 milioni promesso per le famiglie a rischio. Ma il tempo passa e stringe. E i bambini di Spagna continuano ad avere fame. Una vergogna nel cuore dell’Europa.

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