Russia: 37 morti in incendio ospedale psichiatrico - FOTO
Nel villaggio di Luka, a circa 220 km a sud-est di San Pietroburgo
Sono morti nella notte, asfissiati o divorati dalle fiamme, alcuni di loro immersi nel sonno da potenti sedativi. Sono le 37 vittime dell'incendio che attorno alle tre del mattino ha distrutto l'ospedale psichiatrico di una cittadina a 220 chilometri a sud-est di San Pietroburgo non lasciandone quasi nulla. Una tragedia - l'ennesima di questo tipo in Russia - che torna a far riflettere sull'inadeguatezza delle misure di sicurezza in molte vecchie strutture pubbliche del paese più vasto del mondo. Delle 60 persone che si trovavano all'interno dell'edificio quando è divampato l'incendio solo 23 sono sopravvissute, e tra le 37 vittime c'è anche un'infermiera di 46 anni che prima di morire è riuscita a salvare molti pazienti. I soccorritori hanno già estratto dalle macerie 30 cadaveri, ma le speranze di trovare qualcuno ancora in vita sembrano nulle, visto che i pazienti dell'ospedale psichiatrico erano in maggioranza uomini anziani incapaci di badare a se stessi. L'ospedale psichiatrico di Luka - questo il nome del villaggio - sorgeva in una struttura in legno e mattoni che non ha potuto offrire la minima resistenza alle fiamme: una struttura non solo antiquata ma addirittura antica visto che era stata realizzata circa 150 anni fa. Non solo, ma la stazione dei vigili del fuoco più vicina si trova a 45 chilometri di distanza, e i soccorritori hanno dovuto viaggiare per tre quarti d'ora su una strada in pessime condizioni prima di arrivare - troppo tardi - a gettare acqua su quelle che erano ormai solo rovine fumanti. Le autorità russe hanno aperto un'inchiesta per omicidio colposo e negligenza, ma non è ancora chiaro cosa abbia causato l'incendio. Il governatore della regione di Novgorod, Serghei Mitin, ha detto che potrebbe essersi trattato di un incidente
(ANSA)
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