La fusione mentale forse non sarà solo un esperimento che potremo vedere nei film di fantascienza. Per la prima volta, infatti, si è collegato il cervello di una persona a quello di un altro: un esperimento che ha permesso, dunque, di controllare, tramite un computer, le dita di una persona, attraverso la volontà espressa da un altro sistema nervoso. Non possiamo ancora parlare di trasmissione del pensiero, sarebbe prematuro, ma queste premesse sono sicuramente interessanti per l’uomo comune, ma soprattutto per la comunità scientifica di riferimento.
Andrea Stocco è lo scienziato che ha condotto questo esperimento. Classe ’76, si trova alla Washington University. Come lui stesso ha dichiarato, “È la prima volta che due cervelli umani sono collegati direttamente tramite un’interfaccia e in modo non invasivo, senza sostanziale rischio”.
COME FUNZIONA L’ESPERIMENTO – I due soggetti sono stati collocati in camere ubicate in edifici differenti. Il primo osserva un videogioco in cui si devono distruggere astronavi pirata, premendo il tasto spazio con la mano destra. La tastiera, però, non è presente: pertanto, il soggetto può solo immaginare di poter giocare. Quando immagina di poter muovere la mano per premere il bottone, le sue onde cerebrali sono registrate da un sistema per l’EEG (elettroencefalogramma) e decodificate da un computer.
Il PC, di conseguenza, invia un messaggio a un secondo computer che ha sotto controllo una macchina per la stimolazione magnetica transcranica (TMS), posizionata sul capo del secondo soggetto. Questa macchina stimola l’area neurale che controlla la mano destra.
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