La fuga di massa da Facebook
di Dario Ferri - Il puù noto social network comincia a perdere utenti. Alcuni scienziati spiegano il perché
Il boom delle iscrizioni al più noto dei social network è finito. Gli utenti diFacebook cominciano ad abbandonare il sito fondato da Mark Zuckerberg perché sempre più pereoccupati per la tutela della loro privacy e per iltroppo tempo trascorso online. A rivelarlo è uno studio condotto da alcuni ricercatori dell’Università di Vienna.
LA PAURA PER LA PRIVACY – I dati parlano chiaro. Solo negli Stati Uniti Facebook avrebbe perso di recente circa 9 milioni di iscritti, 2 nel Regno Unito. Secondo la ricerca degli studiosi austriaci, realizzata intervistando più di 600 utenti che hanno reso inaccessibile il loro account, a preoccupare gli internauti sarebbero soprattutto la gran mole di informazioni che il social network è capace di diffondere e l’interruzione dei rapporti con le persone. I ricercatori (guidati dal professor Stefan Stieger) raccontano di un «sucidio virtuale» di massa e sottolineano la tendenza degli utenti ad avere un rapporto più coscienzioso verso le piattaforme web. Nel dettaglio, secondo gli studiosi gli iscritti scappati da Facebook rilevano nel 48,3% dei casi problemi legati alla privacy, nel 13,5% insoddisfazione verso il servizio, nel 12,6% la superficialità delle conversazioni, nel 6% dei casi la paura di diventare dipendenti.
IL POSSIBILE RUOLO DI WIKILEAKS – Brenda Wiederhold, direttrice di Cyber Psychology e Social Networking, la rivista che ha pubblicato i risultati dello studio dell’Università di Vienna, cita tra le cause del diverso atteggiamento degli iscritti a Facebook anche recenti casi di cronaca. «A causa di storie come Wikileaks e lo spionaggio della Nsa – spiega – i songoli cittadini sono sempre più cauti rispetto alle questioni legate alla privacy. La ricerca del professor Stieger è di grande attualità».
(Fonte foto: LaPresse)
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