venerdì 13 settembre 2013

Firenze: a Borgo Allegri i musulmani pregano, mangiano e si lavano in strada!

musulmani in strada
Sta creando non pochi problemi la convivenza con la comunità islamica e ed i cittadini che vivono a Borgo Allegri, Firenze. I fiorentini che vivono qui sono ormai all’esasperazione, per il degrado che prolifera attorno al centro culturale islamico. Il luogo di preghiera esiste dal 2007 ed è situato all’interno di un fondo, un ex magazzino, non molto spazioso e stretto dalle case circostanti. La comunità musulmana, nel corso degli anni, è aumentata di numero : conta oggi oltre 30mila fedeli in provincia di Firenze e parallelamente è peggiorata la situazione nella zona: risse, rumori notturni, gente che mangia sul marciapede o si lava nella fontana del giardino antistante il luogo di preghiera, episodi di illegalità.
I momenti più critici sono quelle del periodo del Ramadan, mese di preghiera, durante il quale il centro islamico viene letteralmente preso d’assalto dai fedeli ed ogni venerdì. In questi periodi, i residenti italiani, si vedono costretti a lasciare le loro case, poiché la situazione che si viene a creare rende impossibile viverci: la gente va altrove, non invita gli amici, sta chiusa in casa perché non riesce nemmeno ad uscire o entrare dal portone. «Abbiamo raccolto firme, presentato esposti, siamo intervenuti alle assemblee dei 100 luoghi ma nessuno ci aiuta», si lamenta Laura Battistoni, una residente della zona che ieri ha inviato una email al sindaco Matteo Renzi, segnalando per l’ennesima volta il disagio. “Il nodo della questione è che non c’è più una legalità in questa piazza: tutti fanno quello che vogliono.
I fedeli che vengono al centro islamico pregano in condizioni pazzesche, sdraiati sui tappeti in mezzo alla strada, mangiano sui marciapedi, dove si somministrano a pagamento e senza alcun controllo cibi e bevande. Pregano anche alle quattro di notte, utilizzando spesso dei megafoni, tanto che non si riesce più a dormire”. Il problema non è solo però dei residenti della zona. «Siamo la culla del Rinascimento – spiega la signora – ma diamo una pessima immagine di noi all’estero. Ci sono turisti che si sono lamentati, che sconsigliano di prendere in affitto una casa nella zona. I fedeli sono a volte anche più educati degli italiani, la maggior parte è brava gente, ma i turisti non se l’aspettano questo assembramento per strada. Le donne e gli anziani hanno paura». «Credo che poter dormire di notte ed entrare ed uscire da casa liberamente, a qualsiasi ora, rientri nei diritti di un cittadino», sottolinea la residente.
Ed in merito alla faccenda, è intervenuto l’Imam di Firenze, Elzir Izzedin: “Anche i musulmani hanno il diritto di pregare, ma è giusto che possano farlo in un luogo che sia sicuro e dignitoso». Da qui la richiesta alla città toscana di edificare una moschea; più volte sono state individuate zone che parevano essere idonee, ma al momento non se ne è fatto nulla. Soluzioni apprezzabili sembra siano l’ex aula bunker di viale Paolieri e l’area di stoccaggio del parco dell’Anconella, seguiti dall’area ex Campolmi all’Isolotto e dall’ex Panificio militare di via Mariti.

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