giovedì 5 settembre 2013

Creme sbagliate e trucco pesante,cosí si invecchia prima

Assieme al troppo sole sono gli errori gli comuni


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Troppe creme nutrienti sbagliate, trucco pesante che occlude la pelle, dermatiti trascurate, sebo in eccesso e raggi ultravioletti a volontà. Le donne fanno molti errori, seguendo anche indicazioni errate fornite da non esperti pensando di prevenire l'invecchiamento, e invece lo accelerano.

L'ha detto oggi a Roma Zein Obagi, dermatologo 'guru' nel ringiovanimento della pelle di molte star americane, con 3 cliniche in California, la piú nota a Beverly Hills.

Lo specialista é arrivato nella capitale in occasione del meeting di presentazione ai dermatologi e medici italiani della sua linea di cosmeceutici antietà e antimacchie (Zo Skin health inc) svolto all'ambasciata americana di Roma. "In America le donne spendono 9 miliardi di dollari in creme e prodotti da spalmare sulla faccia per combattere le rughe ma spesso si tratta di prodotti sbagliati, applicati senza tenere conto del proprio tipo di pelle" sostiene Obagi, "con risultati poco soddisfacenti e perfino peggiorativi dello stato".

"La pelle é viva, non va idratata e nutrita con prodotti non idonei che alla lunga la seccano e la sensibilizzano", ribadisce il dermatologo, "Meglio non usare niente piuttosto che sbagliare. Le regole per prevenire le rughe iniziano dal conoscere il tipo di pelle che si possiede, lavarla due volte al giorno con detergenti e scrub, applicare esfolianti e stimolanti profondi della vitalità cellulare. Infine si punta a riparare i danni subiti dalla cute con prodotti che agiscono sul Dna cellulare. La stimolazione della pelle avviene anche in modo meccanico, quindi niente massaggi soft sul viso. Meglio picchiettarlo e pizzicarlo ogni giorno". "La pelle puó ringiovanire senza bisturi o cure esagerate che danno risultati finti" ha concluso Obagi, che non ha svelato il nome dei suoi pazienti vip ma ha giudicato come visi piú belli e meno artefatti quelli di Angelina Jolie, Sandra Bullock e Riky Martin.

(ANSA)

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