Citroen Concept Cactus, l'automobile con la 'cover'
Design rivoluzionario anche per proteggere il valore dell'auto
di Andrea Silvuni
PARIGI - Sullo schienale del sedile posteriore una divertente composizione grafica, che ritrae un sorridente Andre Citroen, ricorda che l'Azienda punta sulla ''innovazione fin dal 1919''. Così nella Concept Cactus - che sarà al centro dello stand Citroen al prossimo Salone di Francoforte - la Casa del Double Chevron evidenzia il forte cambiamento e il progresso (non solo concettuale) legati a questa crossover compatta. Citroen Cactus non è infatti solo una showcar ma un manifesto dei futuri modelli della linea C di Citroen, il punto di partenza per una filosofia progettuale che tenderà a liberare l'auto del superfluo e ad enfatizzare i valori propri del brand.
Per riconciliare estetica e facilità d'utilizzo, i designer che hanno creato Cactus hanno fatto ricorso ad un preciso equilibrio tra volumi mirati ed efficienza. La silhouette di questa crossover - affermano alla Citroen - ''è inedita e chiara, facile da memorizzare, come le auto che sono entrate nella storia''. Come nell'iconica DS del 1955, ci si accorge che le forme di Cactus, essenziali, sono vicine al mondo naturale, facili da memorizzare e, afferma Citroen, capaci di staccarsi dai codici tradizionali per esplorare soluzioni ingegnose e prestazioni efficienti.
''Abbiamo ripensato completamente - ha detto il designer Mark Lloyd, che ha diretto il progetto - alla forma ed alla funzione degli scudi paraurti, che nella Cactus sono perfettamente integrati nella carrozzeria ma sono anche pensati per proteggere l'auto ed essere facilmente riparabili o sostituibili. Una parte è rivestita con un materiale morbido, che non si graffia e resiste anche ai piccoli urti''. E sulle fiancate sono proprio i pannelli 'Airbump' a sottolineare la diversità e la funzionalità del concetto Cactus che si ritroveranno, quasi immutate, nella C4-Cactus che ne deriverà il prossimo anno e che, conferma Citroen ''manterrà questo nome'' legandolo appunto alla famiglia C4. L'Airbump' si estende su entrambe le porte, con un forte effetto grafico grazie anche al colore grigio Lama che contrasta con il bianco della carrozzeria, svolgendo il doppio compito di personalizzare l'auto (le capsule d'aria potranno essere scelte con colori diversi) e di proteggere le fiancate con un effetto ammortizzante che ricorda quello delle scarpe Nike Air. L'idea è quella di esibire con orgoglio la scelta di proteggere il valore dell'auto, esattamente come si fa con una cover per il proprio iPhone.
Mark Lloyd non nasconde di essersi ispirato ai comportamenti di tutti i giorni e al mondo del fashion per molti dei dettagli di quella auto: ''sulla parte superiore della plancia ho inserito dei gommini - ha confessato ad ANSA - dopo aver visto delle scarpe Tod's in un centro commerciale. E per la selleria, in cuoio naturale non trattato, mi sono ispirato alla pelletteria di Hermes''.
Cactus evidenzia come sia possibile ripensare anche l'abitacolo, eliminando il supefluo e puntando al benessere. Lo dimostra l'ampia panchetta anteriore, in pratica un sedile unico, che permette di spostarsi facilmente da destra a sinistra anche per l'assenza di un tunnel centrale. E lo conferma l'essenzialità della strumentazione, composta da due soli display stile 'iPad' uno al centro e uno davanti al guidatore.
Per il momento di Cactus si conoscono solo le dimensioni (è lunga 4,21 m; larga 1,75 e alta 1,53) e un'ipotesi di meccanica - quella Hybrid Air sviluppata da PSA assieme a Bosch e che associa l'aria compressa e l'idraulica a un motore benzina a 3 cilindri - che potrebbe garantire al modello di serie consumi medi inferiori ai 3 litri per 100 km.
Per riconciliare estetica e facilità d'utilizzo, i designer che hanno creato Cactus hanno fatto ricorso ad un preciso equilibrio tra volumi mirati ed efficienza. La silhouette di questa crossover - affermano alla Citroen - ''è inedita e chiara, facile da memorizzare, come le auto che sono entrate nella storia''. Come nell'iconica DS del 1955, ci si accorge che le forme di Cactus, essenziali, sono vicine al mondo naturale, facili da memorizzare e, afferma Citroen, capaci di staccarsi dai codici tradizionali per esplorare soluzioni ingegnose e prestazioni efficienti.
''Abbiamo ripensato completamente - ha detto il designer Mark Lloyd, che ha diretto il progetto - alla forma ed alla funzione degli scudi paraurti, che nella Cactus sono perfettamente integrati nella carrozzeria ma sono anche pensati per proteggere l'auto ed essere facilmente riparabili o sostituibili. Una parte è rivestita con un materiale morbido, che non si graffia e resiste anche ai piccoli urti''. E sulle fiancate sono proprio i pannelli 'Airbump' a sottolineare la diversità e la funzionalità del concetto Cactus che si ritroveranno, quasi immutate, nella C4-Cactus che ne deriverà il prossimo anno e che, conferma Citroen ''manterrà questo nome'' legandolo appunto alla famiglia C4. L'Airbump' si estende su entrambe le porte, con un forte effetto grafico grazie anche al colore grigio Lama che contrasta con il bianco della carrozzeria, svolgendo il doppio compito di personalizzare l'auto (le capsule d'aria potranno essere scelte con colori diversi) e di proteggere le fiancate con un effetto ammortizzante che ricorda quello delle scarpe Nike Air. L'idea è quella di esibire con orgoglio la scelta di proteggere il valore dell'auto, esattamente come si fa con una cover per il proprio iPhone.
Mark Lloyd non nasconde di essersi ispirato ai comportamenti di tutti i giorni e al mondo del fashion per molti dei dettagli di quella auto: ''sulla parte superiore della plancia ho inserito dei gommini - ha confessato ad ANSA - dopo aver visto delle scarpe Tod's in un centro commerciale. E per la selleria, in cuoio naturale non trattato, mi sono ispirato alla pelletteria di Hermes''.
Cactus evidenzia come sia possibile ripensare anche l'abitacolo, eliminando il supefluo e puntando al benessere. Lo dimostra l'ampia panchetta anteriore, in pratica un sedile unico, che permette di spostarsi facilmente da destra a sinistra anche per l'assenza di un tunnel centrale. E lo conferma l'essenzialità della strumentazione, composta da due soli display stile 'iPad' uno al centro e uno davanti al guidatore.
Per il momento di Cactus si conoscono solo le dimensioni (è lunga 4,21 m; larga 1,75 e alta 1,53) e un'ipotesi di meccanica - quella Hybrid Air sviluppata da PSA assieme a Bosch e che associa l'aria compressa e l'idraulica a un motore benzina a 3 cilindri - che potrebbe garantire al modello di serie consumi medi inferiori ai 3 litri per 100 km.
(ANSA)
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