lunedì 15 luglio 2013

La Svizzera ha paura dell’implosione dell’Eurozona e potenzia il suo esercito.

esercito svizzero
La crisi dell’Europa fa paura e la Svizzera si prepara anche militarmente a fronteggiare la situazione, infatti il rischio di implosione dell’Unione Europea a seguito dell’inasprirsi della crisi dei debiti sovrani nei Paesi mediterranei dell’eurozona è ipotesi sempre più concreta nell’orizzonte futuro. Ueli Maurer, esponente dell’UDC nel Consiglio federale svizzero, a capo del Dipartimento federale della difesa, ha dichiarato: “Non escludo che nei prossimi anni sia necessario l’uso dell’esercito. I paesi europei dell’Unione Europea hanno rinnovato i loro eserciti sotto pressione, non potevano più permettersi il mantenimento dei sistemi precedenti. L’Europa è più debole.
Coloro che non possono difendersi sono sotto ricatto. L’Unione europea sta andando verso una possibile crisi dell’euro e dobbiamo prepararci a farne fronte”. E così a dicembre di quest’anno verrà presentato un programma  per la creazione di quattro nuovi battaglioni, per un un totale di 1600 soldati, di polizia militare, per proteggere i punti strategici in tutte le quattro parti del Paese contro la minaccia di possibili flussi migratori dall’esterno, un maggiore disordine e caos interno o l’eventualità di un’invasione-aggressione dall’esterno dei loro territori, tutti scenari ritenuti plausibili.
Sonja Margelist del Dipartimento della Difesa elvetico ha puntualizzato che le dichiarazioni del ministro Maurer vogliono sensibilizzare l’opinione pubblica sul fatto che la crisi fiscale e politica dell’Europa potrebbe diventare molto sgradevole e potrebbe aggravare il potenziale di violenza. Gli Svizzeri non vogliono che i problemi dell’UE si riversino nel loro piccolo e tranquillo Paese. Preoccupante, invece, l’infiltrazione sempre più numerosa di neonazisti nelle file dell’esercito regolare elvetico, un problema conosciuto da tempo ma mai veramente arginato Nell’esercito svizzero prestano servizio decine di estremisti neonazisti, i quali avanzano indisturbati nella gerarchia militare.
Tuttavia, è da ricordare che la Svizzera non ha  Gli mire imperialiste, ed è un Paese che è riuscito a rimanere fuori dalle due guerre mondiali catastrofiche per il resto d’Europa proprio grazie alla sua preparazione per tempo a simili avvenimenti in virtù del mantenimento di una forte capacità difensiva quale forma di deterrenza rivolta verso i Paesi suoi confinanti.

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