La nuova legge sugli alcolici in Turchia (maggio 2013)
da giuseppe mancin
Pochi giorni fa, il Parlamento turco ha approvato una nuova legge – piuttosto penalizzante – sulla promozione e la vendita di bevandealcoliche. Mancano ancora la firma del presidente della Repubblica e la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale: ma – salvo cataclismi politici – dovrebbe entrare in vigore a breve. La notizia è stata data in mondovisione, con commenti sul presunto significato politico più che sulle conseguenze pratiche: io invece – resistendo alla tentazione di prendere posizione anche politicamente – voglio concentrarmi esclusivamente sugli aspetti concreti, rivolgendomi a chi verrà prossimamente in vacanza in Turchia e che magari si è spaventano.
Insomma, tranquillizzatevi: per i turisti, non cambia sostanzialmente nulla. Dobbiamo però fare un passo indietro. Negli ultimi 10 anni, è stata introdotta una pesante tassazione: e il prezzo degli alcolici è mediamente il doppio o triplo – nonostante il costo della vita in Turchia sia mediamente meno caro – che in Italia; anzi, una sorta di tassazione l’abbiamo introdotta anche noi: e a chi viene a trovarci dall’estero chiediamo sempre un contributo in natura (vino, preferibilmente; o limoncello). La conseguenza diretta di questa tassazione sono dei prezzi astronomici per vino e rakı, per birre e cocktail: che spesso il conto per le bevande – al ristorante – supera allegramente quello per le cibarie!
L’unica tra le novità introdotte dalla legge con immediata rilevanza per turisti e visitatori vari è solo una: non sarà più consentito ai supermercati, mini-market, alimentari dietro l’angolo, vendere bevande alcoliche alle 22 alle 6 del mattino; per ristoranti, bar e quant’altro, invece, non cambia assolutamente nulla: a parte per quelli sull’autostrada, dove il divieto di vendere alcolici sarà assoluto (e sarà proibita la vendita anche dai distributori automatici). Inoltre, non verranno rilasciate nuove licenze – quelle in atto non verranno toccate! – per rivendite a meno di 100 metri da scuole e moschee; tutte le altre restrizioni riguardano la promozione e la pubblicità: quindi non i consumatori. Ribadisco: non si potranno acquistare alcolici al supermercato dopo le 10 di sera, dai distributori automatici e in autostrada (a qualunque ora); per il resto, non cambia nulla.
Pochi giorni fa, il Parlamento turco ha approvato una nuova legge – piuttosto penalizzante – sulla promozione e la vendita di bevandealcoliche. Mancano ancora la firma del presidente della Repubblica e la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale: ma – salvo cataclismi politici – dovrebbe entrare in vigore a breve. La notizia è stata data in mondovisione, con commenti sul presunto significato politico più che sulle conseguenze pratiche: io invece – resistendo alla tentazione di prendere posizione anche politicamente – voglio concentrarmi esclusivamente sugli aspetti concreti, rivolgendomi a chi verrà prossimamente in vacanza in Turchia e che magari si è spaventano.
Insomma, tranquillizzatevi: per i turisti, non cambia sostanzialmente nulla. Dobbiamo però fare un passo indietro. Negli ultimi 10 anni, è stata introdotta una pesante tassazione: e il prezzo degli alcolici è mediamente il doppio o triplo – nonostante il costo della vita in Turchia sia mediamente meno caro – che in Italia; anzi, una sorta di tassazione l’abbiamo introdotta anche noi: e a chi viene a trovarci dall’estero chiediamo sempre un contributo in natura (vino, preferibilmente; o limoncello). La conseguenza diretta di questa tassazione sono dei prezzi astronomici per vino e rakı, per birre e cocktail: che spesso il conto per le bevande – al ristorante – supera allegramente quello per le cibarie!
L’unica tra le novità introdotte dalla legge con immediata rilevanza per turisti e visitatori vari è solo una: non sarà più consentito ai supermercati, mini-market, alimentari dietro l’angolo, vendere bevande alcoliche alle 22 alle 6 del mattino; per ristoranti, bar e quant’altro, invece, non cambia assolutamente nulla: a parte per quelli sull’autostrada, dove il divieto di vendere alcolici sarà assoluto (e sarà proibita la vendita anche dai distributori automatici). Inoltre, non verranno rilasciate nuove licenze – quelle in atto non verranno toccate! – per rivendite a meno di 100 metri da scuole e moschee; tutte le altre restrizioni riguardano la promozione e la pubblicità: quindi non i consumatori. Ribadisco: non si potranno acquistare alcolici al supermercato dopo le 10 di sera, dai distributori automatici e in autostrada (a qualunque ora); per il resto, non cambia nulla.
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