sabato 16 marzo 2013

Shoah: sopravvissuto lager cerca gemello su facebook



Insieme ad Auschwitz a 4 anni, unica traccia è numero su braccio


 Il campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau in una foto di archivio

WASHINGTON - Pur di trovare il suo fratello gemello s'é affidato a facebook. E' l'insolita storia di Menachem B., un sopravvissuto di Auschwitz di 72 anni, che ha speso una vita nell'affannosa ricerca del gemello. L'ultima volta che l'ha visto fu 68 anni fa nel lager, all'età di 4 anni, quando i due bimbi vennero tragicamente divisi. In mano ha solo due elementi: dai documenti sa che come lui si sarebbe salvato dall'olocausto nazista, uscendo vivo dal campo di concentramento, e che ha tatuato sul braccio il numero A7734.
I suoi ricordi sono pochi ma precisi: giocava nel giardino della sua casa in una zona rurale all'epoca in Ungheria, che oggi è in Ucraina, quando i nazisti hanno catturato lui e il fratellino. Quindi, negli ultimi anni, la ricerca a tutto campo. Per trovare il gemellino Menachem, che vive oggi in Israele, s'é affidato a Ayana KimRon, l'esperto genealogista che ha aiutato tanti sopravvissuti come lui a rintracciare i propri cari. KimRon ha lavorato al suo caso sin dal maggio 2012, quando ha visto sui social network un forum animato da alcuni parenti e amici di Menachem. Dalle prime ricerche d'archivio, è emerso che il fratello venne iscritto nei documenti con il nomignolo Jolli, nel maggio del 1944, pochi mesi prima del suo quarto compleanno. Essendo gemelli, KimRon pensa che i due bimbi furono salvati per essere utilizzati come cavie dagli scienziati tedeschi per i loro esperimenti criminali sulla razza. Dopo la liberazione però, i due bimbi si perdono di vista. Manechem trova un uomo alla ricerca della sua famiglia, che si occuperà di lui e che diventerà suo padre adottivo. Ma gli è sempre rimasta nel cuore la voglia di rintracciare Jolli, il fratellino che non ha mai conosciuto veramente ma che ha condiviso con lui l'orrore dei campi di concentramento.

(ANSA)

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