Numero più alto in Europa. Clini, in 2013 oltre 83 milioni euro
ROMA - I 23 parchi nazionali italiani sono come 'scrigni' in cui custodiamo i nostri gioielli verdi su una superficie pari al 4,8% del territorio: 56.000 specie di animali, il numero più alto in Europa, per il 98% insetti e invertebrati. In questa porzione di territorio vive il 21% della flora e il 67% della fauna tutelata in Italia. E' il primo censimento della ricchezza della natura in Italia racchiuso in uno studio che il ministero dell'Ambiente ha dedicato ai parchi ('Parchi nazionali: dal capitale naturale alla contabilità ambientale') e che da' conto di un ''eccezionale capitale naturale'' basato su ''un'analisi della biodiversità condotta in termini di specie animali e vegetali, comunità, habitat ed ecosistemi''.
Per la prima volta, anche per contribuire alla Strategia nazionale della biodiversità, in Italia viene censita la ricchezza di piante, animali, ecosistemi e paesaggi''.
Il 7,1% dei parchi e' rappresentato da fiumi e laghi. Nelle aree protette ci sono 124 varietà di ambienti sui 149 presenti in Italia: foreste per il 36%, rocce e grotte (18%), torbiere e paludi (28%).
Il ministro Corrado Clini mette in evidenza che ''viene applicata ai parchi italiani una metodologia per la tutela delle risorse nel calcolo del Pil: quello che si vuole in Europa e' misurare l'economia anche in base all'uso delle risorse naturali ed energetiche''; la cosiddetta ''contabilità ambientale, che e' un pezzo del lavoro in corso in Europa ma anche all'Ocse, diventa un valore, l'economia degli ecosistemi''.
I parchi contribuiscono alla alla mitigazione dei cambiamenti climatici, grazie alla capacita' di assorbimento di carbonio (5,1 tonnellate in più per ettaro) con ricadute sia ambientali che economiche, e al rallentamento del consumo di suolo (del 4,5% rispetto al resto d'Italia). Ai parchi nazionali andranno 3,2 milioni di euro in più nel 2013, pari a circa il 4% degli 80 milioni di risorse finanziare destinate nel 2012.
Per la prima volta, anche per contribuire alla Strategia nazionale della biodiversità, in Italia viene censita la ricchezza di piante, animali, ecosistemi e paesaggi''.
Il 7,1% dei parchi e' rappresentato da fiumi e laghi. Nelle aree protette ci sono 124 varietà di ambienti sui 149 presenti in Italia: foreste per il 36%, rocce e grotte (18%), torbiere e paludi (28%).
Il ministro Corrado Clini mette in evidenza che ''viene applicata ai parchi italiani una metodologia per la tutela delle risorse nel calcolo del Pil: quello che si vuole in Europa e' misurare l'economia anche in base all'uso delle risorse naturali ed energetiche''; la cosiddetta ''contabilità ambientale, che e' un pezzo del lavoro in corso in Europa ma anche all'Ocse, diventa un valore, l'economia degli ecosistemi''.
I parchi contribuiscono alla alla mitigazione dei cambiamenti climatici, grazie alla capacita' di assorbimento di carbonio (5,1 tonnellate in più per ettaro) con ricadute sia ambientali che economiche, e al rallentamento del consumo di suolo (del 4,5% rispetto al resto d'Italia). Ai parchi nazionali andranno 3,2 milioni di euro in più nel 2013, pari a circa il 4% degli 80 milioni di risorse finanziare destinate nel 2012.
(ANSA)
Nessun commento:
Posta un commento