Mauro Ciancarella lavorava alla Sanofi. Da alcuni giorni aveva la febbre
di Marcello Ianni
L'AQUILA - È morto davanti ai propri genitori nella sua abitazione. Mauro Ciancarella, 29 anni, di Scoppito, è morto poco prima di mezzanotte nella propria abitazione, in località Ponte San Giovanni. Una morte naturale che ha lasciato tutti sgomenti.
Il ragazzo che, a quanto pare, da alcuni giorni aveva la febbre, si è sentito improvvisamente male. Ad avvertire il personale del 118, la mamma del ragazzo che dall’altro capo del telefono riceveva le indicazioni del personale della centrale del 118, mentre a perdifiato un equipaggio si affrettava ad arrivare.
Quando i medici sono arrivati nell’abitazione del ragazzo, hanno trovato un medico che già da un po’ tentava di rianimare Mauro Ciancarella con un massaggio cardiaco. Anche il personale del 118, utilizzando delle specifiche attrezzature, ha tentato per circa 45 minuti di adottare tutte le possibili tecniche rianimatorie senza però far ripartire il cuore del giovane. La salma del giovane non è stata messa a disposizione dell’autorità giudiziaria in quanto si è trattata di una morte naturale. Qualcuno dei presenti ha invitato la famiglia del ragazzo comunque a cercare di capire le ragioni che hanno portato alla morte del giovane figlio.
La notizia della morte di Mauro Ciancarella ha fatto subito il giro non soltanto del Comune di Scoppito ma anche dell’Aquila. Il ragazzo lavorava allo stabilimento farmaceutico della Sanofi-Aventis di Scoppito dal gennaio 2011. Laureato in ingegneria, Mauro Ciancarella aveva successivamente conseguito la specialistica in Sistemi energetici.
Era anche uno stimato e bravo chitarrista di una band che esegue cover di Vasco Rossi. Numerosi gli attestati di amicizia, di affetto, di vicinanza alla famiglia del ragazzo, lasciati sul social network Facebook da coloro che nel tempo hanno apprezzato le doti umane del giovane.
Il ragazzo che, a quanto pare, da alcuni giorni aveva la febbre, si è sentito improvvisamente male. Ad avvertire il personale del 118, la mamma del ragazzo che dall’altro capo del telefono riceveva le indicazioni del personale della centrale del 118, mentre a perdifiato un equipaggio si affrettava ad arrivare.
Quando i medici sono arrivati nell’abitazione del ragazzo, hanno trovato un medico che già da un po’ tentava di rianimare Mauro Ciancarella con un massaggio cardiaco. Anche il personale del 118, utilizzando delle specifiche attrezzature, ha tentato per circa 45 minuti di adottare tutte le possibili tecniche rianimatorie senza però far ripartire il cuore del giovane. La salma del giovane non è stata messa a disposizione dell’autorità giudiziaria in quanto si è trattata di una morte naturale. Qualcuno dei presenti ha invitato la famiglia del ragazzo comunque a cercare di capire le ragioni che hanno portato alla morte del giovane figlio.
La notizia della morte di Mauro Ciancarella ha fatto subito il giro non soltanto del Comune di Scoppito ma anche dell’Aquila. Il ragazzo lavorava allo stabilimento farmaceutico della Sanofi-Aventis di Scoppito dal gennaio 2011. Laureato in ingegneria, Mauro Ciancarella aveva successivamente conseguito la specialistica in Sistemi energetici.
Era anche uno stimato e bravo chitarrista di una band che esegue cover di Vasco Rossi. Numerosi gli attestati di amicizia, di affetto, di vicinanza alla famiglia del ragazzo, lasciati sul social network Facebook da coloro che nel tempo hanno apprezzato le doti umane del giovane.
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