Bambini usati come scudi umani da entrambe le parti del conflitto. Stato di allerta generale
Bambini siriani
BRUXELLES, 13 MAR - Un funzionario della Ue è stato ucciso durante un bombardamento alla periferia di Damasco. Lo ha annunciato l'alto rappresentante per la Politica Estera Catherine Ashton. Il funzionario della delegazione Ue in Siria che si occupava di aiuti umanitari, Ahmad Shihadeh, è rimasto ucciso da un lancio di razzi nel sobborgo di Deraya a Damasco mentre stava consegnando aiuti umanitari. Ashton è anche tornata a chiedere "a tutte le parti" di compiere "passi urgenti per fermare le violenze" che hanno provocato "oltre 100mila vittime innocenti e oltre un milione di rifugiati".
BAMBINI USATI COME SCUDI UMANI Un numero sempre maggiore di bambini in Siria viene reclutato da gruppi armati, da entrambe le parti in conflitto, per essere usati come staffette al fronte o peggio ancora, come scudi umani. E' quanto denuncia il nuovo rapporto di Save the Children dal titolo 'Bambini Sotto Tiro' diffuso oggi. Dopo due anni di violenze, il rapporto denuncia l'impatto devastante della guerra sui bambini, che faticano a trovare il cibo, a decine di migliaia sono costretti a vivere nascosti in fienili, parchi o nelle grotte, senza servizi igienici, e senza scuola, perché la gran parte degli insegnati sono fuggiti. In un paese dove il 90% dei bambini andava a scuola (la percentuale più elevata del Medio Oriente), più di 2000 scuole ora sono state distrutte o danneggiate, altre vengono utilizzate come rifugio. In alcune zone, con il prezzo del combustibile salito del 500%, i giorni più freddi dell'inverno hanno costretto gli sfollati a bruciare i banchi per potersi scaldare, in un circolo vizioso che toglie anche in questo modo futuro ai bambini. Le drammatiche condizioni dei bambini in Siria risultano evidenti nelle testimonianze raccolte tra i minori rifugiati in Turchia : 1 bambino su 3 è stato aggredito, percosso o raggiunto dagli spari prima di fuggire, quasi un terzo dei minori è solo perché è stato separato dalla famiglia, e con 5.000 vittime del conflitto ogni mese 3 bambini su 4 hanno sperimentato direttamente la morte di un familiare o di un amico stretto. Per molti ci sono segni evidenti delle gravi conseguenze psicologiche di quello che hanno vissuto. "Per milioni di bambini siriani, l'innocenza dell'infanzia é stata spazzata via dalla cruda realtà di una guerra viziosa alla quale cercano di sopravvivere in qualche modo," spiega Valerio Neri, direttore generale di Save the Children Italia. E' ora di dire basta tutto questo, perché la vita di troppi bambini in Siria è sempre più vicina a un punto di non ritorno. Dobbiamo fermare le violenze e consentire l'accesso degli aiuti in tutto il territorio", ha aggiunto.
Lo stato maggiore delle forze armate siriane ha annunciato oggi "lo stato di allerta generale" per tutti i militari e ha richiamato i soldati riservisti di età fino ai 35 anni. Lo riferisce la tv di Stato siriana senza fornire al momento ulteriori dettagli.
REGIME INVOCA LA JIHAD A SOSTEGNO FORZE LEALISTE - Le autorità siriane hanno chiamato la "jihad tutti i siriani e tutti gli arabo-musulmani" in sostegno dell'esercito governativo "impegnato nella battaglia per difendere il popolo e la nazione". Con una fatwa - parere giuridico non vincolante - senza precedenti, il Gran Mufti di Siria, lo shaykh sunnita Ahmad Hassun, ha definito "traditori tutti coloro che si oppongono all'esercito" fedele al presidente Bashar al Assad. Citato dall'agenzia ufficiale Sana e dalla tv di Stato, Hassun ha letto il comunicato del Consiglio siriano delle fatwa, secondo cui è dovere personale di ogni cittadino siriano e di ogni arabo musulmano difendere la Siria unificata e il popolo siriano. Hassun ha chiamato i fedeli musulmani al "jihad per la difesa del popolo e della nazione" contro "i sionisti e chi si nasconde dietro di loro".
CAMERON, VETO GB SE UE CONFERMA EMBARGO ARMI – Il Regno Unito potrebbe considerare di porre il suo veto in sede di Consiglio Ue nel caso in cui si decidessero nuove sanzioni alla Siria con embargo sulle armi. Lo ha detto oggi il primo ministro britannico David Cameron.
(ANSA)
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