giovedì 14 marzo 2013

Chi era Teresa Mattei

Scritto da Redazione Ustation 


Teresa Mattei, detta Teresita (Genova, 1º febbraio 1921 – Lari, 12 marzo 2013), è stata una partigiana e politica italiana.

Combattente nella formazione garibaldina Fronte della Gioventù (con la qualifica di Comandante di Compagnia), fu la più giovane eletta all'Assemblea Costituente, dove assunse l'incarico di segretaria nell'Ufficio di Presidenza dell'Assemblea Costituente.

Dirigente nazionale dell'Unione Donne Italiane, è stata l'inventrice dell'uso della mimosa per l'otto marzo: l'idea le venne quando seppe che Luigi Longo intendeva regalare alle donne per quel giorno delle violette; Mattei intervenne suggerendo un fiore più povero e diffuso nelle campagne.
Iscritta al Partito Comunista d'Italia nel 1942, si laureò in Filosofia presso l'Università di Firenze nel 1944. Nello stesso anno, il fratello Gianfranco Mattei, docente e ricercatore di chimica al Politecnico di Milano, anch'egli antifascista iscritto al Partito Comunista e appartenente ai GAP di Roma, si tolse la vita nella cella di Via Tasso, a Roma, per non cedere alle torture inflittegli e non rischiare, quindi, di rivelare i nomi dei compagni.

Teresa Mattei partecipò attivamente alla lotta per la Liberazione con il nome di battaglia di partigiana Chicchi, soprattutto nelle cellule comuniste che operavano nella città di Firenze. A lei ed al suo gruppo combattente si ispirò Roberto Rossellini per l'episodio di Firenze del celebre Paisà.

Durante gli anni della Resistenza conobbe Bruno Sanguinetti, di origine ebraica, figlio di un magnate dell'industria alimentare, con il quale organizzò l'attentato a Giovanni Gentile, persona che lei conosceva sin dai tempi dell'università.

Anni dopo, raccontò così la propria partecipazione all'uccisione di Giovanni Gentile:
«Per fare in modo che i gappisti incaricati dell'agguato potessero riconoscerlo, alcuni giorni prima li accompagnai presso l'Accademia d'Italia della Rsi, che lui dirigeva. Mentre usciva lo indicai ai partigiani, poi lui mi scorse e mi salutò.»
(Teresa Mattei)

Nel 1946 si presentò alle elezioni per l'Assemblea Costituente, candidata nel PCI, nel collegio di Firenze e Pistoia; eletta, fu la più giovane deputata al Parlamento. Nello stesso anno si sposò con Bruno Sanguinetti.[6]

Nel 1947 fondò, insieme alla democristiana Maria Federici, l'Ente per la Tutela morale del Fanciullo. Nel 1955 rifiutò la candidatura alle elezioni per la Camera dei deputati e venne quindi espulsa dal PCI per il dissenso maturato nei confronti della guida togliattiana.

Cinque anni dopo la morte del marito, avvenuta nel 1950, Teresa Mattei contrasse un nuovo matrimonio e diventò madre di quattro bambini, proseguendo la sua lotta in favore dei diritti delle donne e dei minori. Negli anni sessanta fondò a Milano, un Centro Studi per la progettazione di nuovi servizi e prodotti per l'infanzia.

Sempre negli anni sessanta iniziò ad occuparsi di ricerca cinematografica insieme a Marcello Piccardo e Bruno Munari. Dall'unione della sua grande passione per il cinema e della sua lotta per i diritti dell'infanzia, nacque la Cooperativa di Monte Olimpino, di cui divenne Presidente: un'associazione che fa realizzare ai bambini delle scuole elementari e degli istituti per handicappati dei documentari di cinema interamente frutto dell'impegno dei piccoli con l'aiuto dei loro insegnanti.

Trasferitasi definitivamente a Lari, in provincia di Pisa, fondò la Lega per il diritto dei bambini alla comunicazione. È scomparsa nel 2013 all'età di 92 anni; all'epoca del decesso era l'ultima donna vivente fra i partecipanti all'Assemblea Costituente.

(Fonte: Wikipedia.org)

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