domenica 22 ottobre 2023

LA COLOMBA... SIMBOLISMO

 




Un giorno la divina AFRODITE e il suo figlio EROS si cimentarono in una gara di raccolta di fiori, una competizione che testimoniava la loro abilità e grazia. Nonostante la maestria di abile arciere, Afrodite stava per essere superata da Eros quando improvvisamente una ninfa di nome PERISTERÀ, il cui nome in greco significa colomba, giunse in suo soccorso, garantendo alla dea la vittoria. 

L'interferenza di Peristerà non sfuggì all'occhio attento di Eros che, irritato per il suo intervento imprevisto e improprio, decise di infliggerle un castigo crudele, trasformandola in una colomba.

Nonostante l'ira di Eros, la gratitudine di Afrodite si manifestò nel suo gesto di elevare la colomba al rango di uccello prediletto, accanto ai cigni, che tiravano il carro della dea con la loro grazia candita. 

Da allora  il carro di Afrodite fu trainato non solo da eleganti cigni, ma anche da quelle pure e immacolate colombelle simboli viventi del suo riconoscimento e della sua gratitudine.

È notevole come l'associazione simbolica della colomba con VENERE, la dea dell'amore nell'antica mitologia romana, sia una presenza costante e riconoscibile nell'intero spettro dell'arte occidentale. 

Questo legame intrinseco è particolarmente evidente in opere di spicco come gli affreschi della "Favola di Amore e Psiche" presenti nella dimora della Farnesina, i quali risalgono al 1517 e portano la firma di maestri rinomati come Raffaello, Guido da Udine e Giulio Romano. Nelle varie scene di questi affreschi, la presenza evocativa delle colombe è notevole, sottolineando ulteriormente il legame indissolubile tra la colomba e la figura divina di Venere.

Allo stesso modo, la presenza delle colombe trova spazio anche in altri capolavori, come ad esempio nella Camera di Amore e Psiche decorata da Perin del Vaga, situata nell'appartamento farnesiano di Castel Sant'Angelo a Roma. 

Un'altra dimostrazione di questo simbolismo si manifesta nell'affresco del 'Venere scopre il cadavere di Adone', realizzato dal Domenichino e situato nella Sala delle Imprese Farnesiane a Palazzo Farnese. 

Questi esempi rinomati dimostrano l'arricchimento dell'arte occidentale attraverso l'uso di simboli intrinsecamente connessi al mondo mitologico e alla bellezza ideale incarnata dalla figura di Venere.

Senza dubbio, la colomba era vista dagli antichi Greci e Romani come un simbolo complesso, rappresentante non solo di Venere, ma anche di concetti più ampi come l'equilibrio cosmico, la tranquillità, l'integrità morale e la modestia. Questa simbolica associazione della colomba con tali ideali rifletteva un desiderio di pace interiore e sociale, oltre a sottolineare l'importanza di un ordine naturale armonioso e di una condotta semplice e pura.

Attraverso la sua presenza in una vasta gamma di opere d'arte e testi mitologici, la colomba emerge come un simbolo ricco di significato, incarnando i valori etici e spirituali tanto preziosi nell'antica cultura greco-romana. La sua posizione di prestigio nel panorama culturale dell'epoca testimonia la sua centralità nel rafforzare l'ideale di pace e serenità, confermando il suo status come un simbolo intrinseco di virtù, armonia e purezza.


Giuseppe Di Crosta.

Mitologia greca 

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