venerdì 8 aprile 2022

Università in lutto, morto il professor Di Gregorio

 

Aveva 72 anni, uno studioso giramondo amatissimo dai colleghi e dagli studenti Era in pensione dal 2020, aveva insegnato nella facoltà di Scienze umane

L’AQUILA. Il mondo universitario, l’intera città e il comune di Tornimparte in lutto per la scomparsa del professore Mario Aurelio Di Gregorio, docente dell’ateneo aquilano, dove aveva insegnato fino al 2020, prima di andare in pensione, nella facoltà di Scienze umane. Si è spento a 72 anni dopo una lunga malattia. Era nato a Milano. Dopo il sisma del 2009 si era trasferito a Tornimparte e qui aveva scelto di restare a vivere, insieme ai suoi amati gatti Willy e Mina. Aveva studiato nel capoluogo lombardo e allo University College di Londra, insegnando poi in varie città, da Milano a Cambridge, a Cape Town (Sudafrica), in Ohio, arrivando infine all’Aquila. Aveva girato il mondo, era di una grandissima cultura e umanità, amatissimo dai suoi studenti, che lo ricordano come “il Professore” per antonomasia. La sua scomparsa ha addolorato anche la comunità di Tornimparte: «Mario Di Gregorio ci ha lasciati. È stato professore ordinario di Storia della scienza al Dipartimento di scienze umane dell’Università degli studi dell’Aquila», dice l’amministrazione comunale, «e, tra le tante altre cose, Visiting professor al Department of historical studies dell’Università di Cape Town, incarico di cui andava estremamente fiero. Si era trasferito a Tornimparte dopo il sisma del 6 aprile 2009 e aveva scelto di restarci. Grande studioso e persona di una umanità rara, aveva tra i suoi punti di riferimento filosofici John Stuart Mill e Bertrand Russell. Studiamo la filosofia per imparare a vivere felici, diceva sempre. E la stessa felicità si ottiene attraverso azioni che portino bene agli altri esseri, umani e non umani. Si faceva spesso portavoce dell’importanza di concetti quali la diversità, l’inclusione e la cooperazione che, sommati a una buona istruzione, porterebbero al raggiungimento di uguaglianza e libertà. Lascia un enorme vuoto tra i suoi studenti e tra tutti coloro che hanno avuto la possibilità di incrociarlo nel loro percorso. Ci mancheranno la sua ironia e il suo sguardo sulle cose del mondo. Ciao, Professore». Tra i tanti messaggi di cordoglio e saluto, quello del collega Massimo Fusillo: «Ricordo la passione con cui commentava, in seduta di laurea, le tesi dei miei allievi, facendo mille complimenti e mille notazioni acute. Ricordo anche l’entusiasmo con cui accolse la notizia della mia unione civile, dicendomi che aveva convinto il suo anziano padre dell’importanza di quella legge. Era un autentico liberale anglosassone nell'animo, profondamente cosmopolita ma ormai molto ben radicato all’Aquila». 

https://www.ilcentro.it/l-aquila/universit%C3%A0-in-lutto-morto-il-professor-di-gregorio-1.2821927

Bossi71

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