Dato che si bombardano anche gli ospedali, questi medici ucraini hanno preso i malati oncologici, li hanno portati nei rifugi antiaerei di Kiev e hanno continuato a prendersi cura di loro anche lì. Hanno persino fatto un trapianto di cellule staminali in loco.
Per loro, solo tanta stima e rispetto.
Per chi non molla, per chi non smette di aiutare e non lascia sole le persone che hanno bisogno.
Questi medici stanno insegnando il significato di “prendersi cura”.
Leonardo Cecchi
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