"Ricordo un aneddoto: in partita a me piaceva andare avanti, così attacco e tiro in porta da 30 metri, anche qualcosa in più.
Diego mi guarda e dice: 'Cholo, quanti gol hai segnato da lì?'
"Non lo so," gli dico.
Così mi risponde "¿para qué mierda pateás...?’ (che diavolo calci allora?)
Con quella sua risposta spettacolare mi ha convinto: da allora in poi non ho più calciato da così lontano.
D'altronde era stato chiaro e pungente in quell'esercizio di logica, perché rendermi ridicolo tirando da così lontano?
Mi aiutava in campo, mi aiutava fuori.
Quando giocavo a Siviglia ero solo e lui mi invitava spesso a casa e mangiavo con lui, Claudia e le bimbe."
D. Simeone racconta il suo rapporto con Diego Armando Maradona
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