-Gea Ceccarelli-Più che "AgenteBetulla", gli si addirebbe il nome di Abete, magari Pino, addirittura Pungitopo. Qualsiasi cosa, basta che sia un sempreverde.
L'ha dimostrato, Renato Farina: in questi anni non ha perso nessuna delle sue caratteristiche, nonostante le stagioni avverse che lo hanno investito. Sempre lì, fisso e fiero, impavido al limite dell'impudenza, certo di aver contribuito a combattere la sua personalissima Quarta Guerra Mondiale, convinto di essersi dimostrato garante di verità assoluta e di aver aiutato a salvare l'Italia da non si sa bene quali nemici islamici prima ancora che di Al Qaeda si cominciasse anche solo a parlarne.
Lo abbiamo trovato a chiacchierare amorevolmente con i Servizi Segreti di Pollari, quasi che i prezzolati colloqui con gli 007 siano compatibili con la deontologia professionale, a spiare senza remore colleghi giornalisti e pm, a offrire il suo contributo nel controverso caso del sequestro di Abu Omar (per cui patteggiò 6 mesi per favoreggiamento), a fabbricare e pubblicare falsi dossier su presidenti del Consiglio per sostenere l'utopistica tesi che fossero d'accordo con la Cia per compiere sequestri in Italia, a gettar fango su Enzo Baldoni turista intelligente e suGiuliana Sgrena amica dei terroristi, senza dimenticare gli attacchi ai danni di Ilda Boccassini e, ovviamente, le sue scampagnate in carcere, da deputato Pdl, in visita a Lele Mora, con tanto di corte non autorizzata a seguito.
Poi, l'inverno si è abbattuto su di lui: è stato il tempo delle confessioni, delle documentazioni, delle condanne, delle ritrattazioni. E quante! Alla fine, l'Ordine dei Giornalisti ha pensato bene di radiarlo, ma il ciellino ex direttore di Libero ha scelto di dimettersi da solo, in un gran colpo di mano che, sette anni dopo, porta i suoi frutti.
Ha resistito alle bufere, impassibile; coperto dal suo pseudonimo “Dreyfus”, ha mantenuto la sua professione lasciando che, al suo posto, ai venti, si esponessero i Sallusti e i Feltri di turno. E' sopravvissuto alle intemperie e -chapeau!- è riuscito addirittura farsi riammettere nell'Ordine.
Ora, rigoglioso, è tornato ad affondare le sue radici nel terreno fertile del giornalismo professionale, ben protetto dalle frasche e fronde di una certa stampa, che ancora lo difende. Tra le ultime apologie, quella del senatore Luigi Manconi, comparsa sul Foglio di Giuliano Ferrara, quotidiano in cui trova spazio anche Pio Pompa; guarda un po', "pollariana" conoscenza e contatto del Farina con il Sisde.
Bastava attendere, Agente Betulla: l'estate sarebbe ritornata, prima o poi.
http://www.articolotre.com/2014/10/agente-betulla-e-tornata-lestate/
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