Heil!

 Manfred Roeder (1929-2014) 

Neukirchen, Knüll, Schwalm-Eder-Kreis, Hessen, De. Il nostro superbo Tanato ha fatto visita al fondatore del‘Deutschen Aktiongruppen’.Fondata nel 1980, non era una divisione creata dal grande Bonvi, ma uno dei più importanti movimenti di estrema destra d’Europa. Quando parlo di ‘estrema destra’, mi riferisco ai tipici movimenti cha hanno vivacizzato il secolo scorso e che tornano prepotentemente in auge di questi tempi. Manfred, già arruolato nella HitlerJugend, rimase fedele agli insegnamenti avuti in gioventù. Nel dopoguerra, fu uno degli avvocati difensori di Rudolf Hess, di cui rimase molto legato. Nel 1971 scrisse la prefazione ad un libro intitolato ‘La grande menzogna di Aushwitz’. Come nella migliore tradizione neo-nazi, aveva un concetto molto particolare di integrazione razziale ed insieme ai suoi accoliti, è stato artefice di alcuni attacchi contro edifici occupati da immigrati e rifugiati. “Questo non si fà più !”, risposero in coro le autorità dell’ ex paese del Reich e lo condannarono come terrorista a 13 anni di galera. Passò 8 anni mantenuto dal Bund, fino quando venne rilasciato nel 1990 con la certezza di averlo riabilitato. Naturalmente sempre fedele alle proprie idee, continuò la sua propaganda. Questa volta curò più l’aspetto teorico, non disdegnando alcune delle sue famose irruzioni politicamente scorrette. Nel 1996 protestò con gavettoni di vernice contro una mostra sulla Wehrmacht a Erfurt. Nel 1995, fu invitato a tenere una conferenza all’accademia militare di Amburgo. Questo, oltre al fatto che ricevette denaro dall’esercito tedesco, per ragioni a me sconosciute generò molto scandalo. Nel 1997 si candidò nel NPD, ma non fu eletto. L’ultima pena gli fu inflitta nel 2005, guarda caso per ‘incitamento all’odio’. Troppo vecchio per finire in prigione, negli ultimi anni ha portato il suo verbo ovunque. Qui lo vediamo in posacon i suoi camerati russi salutare romanamente.

Ipponatte

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