martedì 29 aprile 2014

Cuneo, indagata tutta la famiglia per la "santona" mummificata: credevano che sarebbe risorta

Svolta a sei mesi dal ritrovamento a Borgo San Dalmazzo del corpo mummificato di una donna morta vent'anni fa. Tutti i parenti più stretti accusati di occultamento di cadavere

Per la procura di Cuneo il giallo della mummia di Borgo San Dalmazzo - la donna ritrovata mummificata ormai quasi sei mesi fa in una villetta alla periferia della città - è risolto. Graziella Giraudo era morta quasi vent'anni fa, nel 1996.
Il racconto Quella villetta come il motel di Psycho
Ma soprattutto la consuocera - Rosa Giraudo, che viveva nella stessa casa della morta - era convinta che fosse una santona e che sarebbe risorta. Per questo aveva coinvolto gli altri parenti più stretti nell'insensato piano di conservarne il corpo nell'attesa della resurrezione. O almeno queste sono le conclusioni a cui sono arrivati i magistrati cuneesi che hanno chiuso le indagini con otto richieste di rinvio a giudizio: cinque per occultamento di cadavere e tre per favoreggiamento. 

Il luogo del giallo

{} La casa al centro del giallo di Borgo San Dalmazzo, dove è stato rinvenuto il cadavere di una donna perfettamente conservato

FOTOSERVIZIO FRANCESCO DEL BO
{} Il manifesto che annuncia la morte della consuocera della "mummificata"
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{} Graziella Giraudo, la "santona"

FOTOSERVIZIO DEL BO
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I primi accertamenti avevano escluso che la morte della donna fosse stata nascosta per continuare a percepire la sua pensione, poiché non riceveva sussidi. Una storia a lungo avvolta nel mistero: in questi vent'anni le visite dei "clienti" in cerca di consigli sul futuro erano continuate.

http://torino.repubblica.it/cronaca/2014/04/29/news/otto_indagati_per_la_mummia_di_borgo_san_dalmazzo_credevano_nella_resurrezione-84735596/?ref=HREC1-13#gallery-slider=69763437

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