lunedì 20 gennaio 2014

In duemila per i pm di Palermo 
minacciati di morte dalla mafia


L'INCONTRO ORGANIZZATO DAL FATTO QUOTIDIANO A PALERMO


di matteo

Circa duemila persone hanno accolto il pm del processo sulla trattativa Stato-mafia Nino Di Matteo alla manifestazione organizzata dal Fatto Quotidiano al teatro Golden di Palermo dal titolo “A che punto sono la mafia e l’antimafia” a sostegno dei magistrati vittime di minacce di morte da parte di boss di Cosa nostra.
“La politica trova il tempo per parlare di tutto, ma non per dire parole incisive a sostegno dei pm di Palermo”, ha esordito il giornalistaAntonio Padellaro, sentito come teste all’ultima udienza del processo al carcere Ucciardone.
L’iniziativa segue le pesanti dichiarazioni di una fonte ritenuta affidabile secondo cui il boss latitante Matteo Messina Denaro starebbe cercando del tritolo per un attentato nei confronti del procuratore aggiunto di Palermo, Teresa Principato, ancora senza auto di scorta. In precedenza, era stato invece citato Di Matteo da un altro boss stavolta in carcere, Totò Riina.
Presenti all’incontro organizzato dal Fatto Quotidiano, anche il vicedirettore Marco Travaglio, la giornalista Barbara Spinelli e il procuratore generale di Palermo Roberto Scarpinato, secondo il quale “ciò che preoccupa Riina è un retroscena delle stragi del ’92-93 che ancora non è divenuto processuale e che qualche bocca rimasta prudentemente chiusa finora possa iniziare a parlare”. Riina auspica il ritorno alla maniere forti che siano di lezione alla magistratura. Le sue parole – ha aggiunto Scarpinato – possono essere interpretate come un’autorevole legittimazione per coloro che vogliono questo ritorno alla maniere forti differentemente da molti altri esponenti di un’ala più moderata”

http://palermo.blogsicilia.it/in-duemila-per-i-pm-di-palermo-minacciati-di-morte-dalla-mafia/231914/

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