lunedì 20 gennaio 2014

Stato-mafia, Totò Riina intercettato 
Di Matteo farà fine del tonno”


DEPOSITATE REGISTRAZIONI SULL'ELIMINAZIONE DI DI MATTEO

totò riina

E allora organizziamo questa cosa! Facciamola grossa e dico non ne parliamo più. Non devo avere pietà di questi, come loro non hanno pietà”. Così il boss Totò Riina il 16 novembre scorso progettava in carcere con il capomafia della Sacra corona unitaAlberto Lorusso, poi trasferito in in altro penitenziario, un attentato al sostituto procuratore di Palermo Nino Di Matteo. La conversazione è stata depositata a.gli atti del processo sulla trattativa Stato-mafia.
Ti farei diventare il primo tonno, il tonno buono“, aggiunge con rabbia il boss corleonese riferendosi sempre a Di Matteo per poi precisare: “Questo pubblico ministero di questo processo che mi sta facendo uscire pazzo”.
“Perché Di Matteo non se ne va, gli hanno rinforzato la scorta e allora se fosse possibile – prosegue il boss – un’esecuzione come eravamo a quel tempo a Palermo con i militari”. Il boss, intercettato, fa riferimento nella conversazione all’attentato, fallito, al funzionario di polizia Rino Germanà, sfuggito a un commando di killer.
Ma Totò Riina non risparmia nemmeno la primula rossa della mafia siciliana, del quale ha non ha una gran considerazione: “A me dispiace dirlo, questo signor Messina Denaro, questo che fa il latitante, questo si sente di comandare, ma non si interessa di noi”. E, riferendosi al business dell’energia eolica in cui in cui Messina Denaro è coinvolto, aggiunge:  ”Questo fa i pali della luce ci farebbe più figura se se la mettesse in c… la luce“.
“Quello là saluta e se ne saliva nei palazzi. Ma che disgraziato sei, saluti e te ne sali nei palazzi. Minchia e poi è sceso, disgraziato, il Procuratore Generale di Palermo”. Così Totò Riina ricorda, parlando sempre con Lorusso, la strage in cui fu ucciso il giudice Rocco Chinnici, saltato in aria per l’esplosione di un’autobomba il 29 luglio del 1983.
Il capomafia corleonese descrive inoltre come l’esplosione, alla quale assistette da lontano un commando di killer di Cosa nostra, sbalzò in aria il magistrato facendolo poi ricadere a terra. “Per un paio d’anni mi sono divertito. Minchia che gli ho combinato”, prosegue. E ancora “dobbiamo prendere un provvedimento per voialtri, uno che vi fa ballare la samba cosi’ che vi fa salire nei palazzi e vi fa scendere come vuole, come se fossero formiche”.

http://palermo.blogsicilia.it/stato-mafia-toto-riina-intercettato-facciamolo-grosso-senza-pieta/233295/

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