E' il monito del ministro dell'Ambiente Clini sulle eventuali sanzioni in arrivo dall'Ue
Nell'immagine d'archivio del 29 novembre 2010, militari dell'Esercito rimuovono rifiuti a Castellammare di Stabia (Napoli), utilizzando anche i mezzi 'bianchi' delle Nazioni Unite
BRUXELLES - Data la fine anticipata della legislatura, se il Parlamento non adotta "misure urgenti a livello nazionale" l'Italia rischia 280 milioni di euro di multe da parte dell'Ue per la gestione rifiuti. E' l'allarme lanciato dal ministro all'ambiente Corrado Clini.
"E' necessario adottare misure urgenti a livello nazionale che erano all'esame del Parlamento e rischiano di essere vanificate per la chiusura anticipata della legislatura", ha avvertito Clini. Allo stesso tempo l'Italia, ha assicurato il ministro dell'ambiente al commissario Ue Janez Potocnik nel corso di un incontro bilaterale a Bruxelles a margine del Consiglio Ue, "é impegnata a promuovere il recupero di materia e di energia dai rifiuti, attraverso l'estensione a tutte le regioni dei programmi per la raccolta differenziata e la progressiva riduzione delle discariche". L'Italia rischia infatti di dover pagare "multe pesantissime": 56 milioni di provvisionale e 46 milioni ogni sei mesi per la procedura di infrazione sulla messa in sicurezza delle discariche non in regola. A questi si potrebbero aggiungere ulteriori sanzioni per 180 milioni di euro l'anno potrebbero essere decise per la non corretta gestione dei rifiuti in Campania. "Critica" è anche la situazione di Roma, già oggetto di due procedure di infrazione, che potrebbe ugualmente sfociare in sanzioni economiche.
"E' necessario adottare misure urgenti a livello nazionale che erano all'esame del Parlamento e rischiano di essere vanificate per la chiusura anticipata della legislatura", ha avvertito Clini. Allo stesso tempo l'Italia, ha assicurato il ministro dell'ambiente al commissario Ue Janez Potocnik nel corso di un incontro bilaterale a Bruxelles a margine del Consiglio Ue, "é impegnata a promuovere il recupero di materia e di energia dai rifiuti, attraverso l'estensione a tutte le regioni dei programmi per la raccolta differenziata e la progressiva riduzione delle discariche". L'Italia rischia infatti di dover pagare "multe pesantissime": 56 milioni di provvisionale e 46 milioni ogni sei mesi per la procedura di infrazione sulla messa in sicurezza delle discariche non in regola. A questi si potrebbero aggiungere ulteriori sanzioni per 180 milioni di euro l'anno potrebbero essere decise per la non corretta gestione dei rifiuti in Campania. "Critica" è anche la situazione di Roma, già oggetto di due procedure di infrazione, che potrebbe ugualmente sfociare in sanzioni economiche.
(ANSA)
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