martedì 4 dicembre 2012

Gore Vidal, Scott Ritter, Thierry Meyssan contro le bugie dell'Impero (Dal Corriere della Sera del 25/11/2002)


Gore Vidal, Scott Ritter, Thierry Meyssan contro le
bugie dell'Impero

Dal Corriere della Sera

25/11/2002

Per Gore Vidal sono "bugie" di un "presidente ponpon".
Per Scott Ritter sono "bugie criminali". Per il primo
"la junta petroliera Cheney-Bush" sta "fabbricando
prove per attaccare l'Iraq". Per il secondo "la Casa
Bianca non vuole disarmare Saddam Hussein ma farlo
fuori" e per questo "mente vergognosamente sostenendo
che Bagdad possiede armi di distruzione di massa".
Stessa accusa: "Lies", menzogne. Pulpiti diversi:
Vidal (76 anni) è uno dei grandi scrittori
contemporanei, Ritter (41) è un ex ispettore Onu in
Iraq. Entrambi americani, come americano è il "nemico"
comune che mettono sul banco degli imputati: George W.
Bush.

La "giuria", in questi giorni, è anche un po'
italiana. Il libro di Vidal, "Le menzogne dell'impero
e altre tristi verità" (Fazi editore), scala le
classifiche dei saggi più venduti. Ritter, che presso
lo stesso editore ha pubblicato "Guerra all'Iraq,
tutto quello che Bush non vuole far sapere al mondo",
sarà oggi a Roma per una conferenza stampa presso la
Sala del Refettorio della Camera dei Deputati.

Due eretici ciascuno a modo suo, il grande scrittore
che andava in auto con Jfk e l'ex marine che ha
lavorato per la Cia. Anche loro fanno parte di quei
"teorici del complotto accusati di antipatriottismo
che - sostiene Vidal - sono facile bersaglio di
discredito mediatico: perché, nella vita politica
americana, l'inesistenza dei complotti è un articolo
di fede".

Vidal la chiama "junta", alla sudamericana. E chiama
Bush il "presidente cheerleader", "perché fare il
padrone ponpon di una squadra di baseball è la sola
cosa che abbia fatto in vita sua". Ancora più feroce
l'accusa politica: la fabbricazione di "una minaccia
nemica enorme, percepita a livello di massa - scrive
Vidal -, ha permesso al ragazzo ponpon di lanciarsi
nella sua danza di guerra davanti al Congresso".

Anche per Scott Ritter quello che va in scena in
questi giorni (risoluzione Onu, ispettori a Bagdad,
posizione Nato) è una sorta di balletto.
"L'Amministrazione Bush non vuole disarmare Saddam -
dice al Corriere -. Stanno preparando una guerra per
essere pronti a dicembre". La più grande bugia di
Bush? "Dire che l'Iraq abbia a disposizione armi
chimiche in grado di minacciare il mondo". Mentre il
mondo sta a guardare: "Solo la Francia ha avuto la
forza di opporsi veramente". La Russia? "Troppo debole
economicamente". Ritter ha parole dure per i governi
Alleati che appoggiano la linea Bush: "Più che da
alleati si comportano da colonie degli Usa".

Accuse dure perché "quelle di Bush sono menzogne
criminali, che porteranno alla morte migliaia di
iracheni e centinaia di nostri soldati". E i sondaggi
favorevoli alla Casa Bianca? "Bush sfrutta la paura
degli americani dopo l'11 settembre". Vidal sostiene
la stessa cosa. Attacca i media americani ("Perfino
quelli italiani sono migliori", dice in un'intervista
a LA Weekly), lui che ha vissuto per decenni a Ravello
(si è da poco stabilito definitivamente a Hollywood).
A proposito dell'11 settembre Vidal ha una posizione
molto radicale. "L'America aveva già previsto di
occupare l'Afghanistan nell'ottobre 2001 e Osama, o
chiunque abbia colpito le Torri Gemelle, ha lanciato
il suo attacco preventivo. Sapevano che stavamo
arrivando". Lo scrittore di "L'età dell'oro" trova
inspiegabili le carenze nell'affrontare l'emergenza
l'11 settembre: "La decisione di far alzare in volo i
caccia non è stata presa dal Pentagono se non al terzo
attacco". Il sospetto è che ci fosse l'ordine di non
reagire. Così che "l'impero" potesse colpire su scala
mondiale.

Chissà se Vidal accetterebbe di scrivere la prefazione
di "Pentagate", il secondo libro del francese Thierry
Meyssan che uscirà in Italia a gennaio (Fandango
editore). Dopo il successo dell'"Incredibile menzogna"
(50 mila copie vendute nel nostro Paese) Meyssan, 44
anni, ex seminarista, massone, bestia nera di Le Pen,
ribadisce la teoria che "nessun aereo è caduto sul
Pentagono" e avanza l'ipotesi che a colpire il
Pentagono sia stato un missile. Americano,
naturalmente.


Bibliografia:
La fine della libertà - Gore Vidal - Fazi Editore
Le menzogne dell'Impero - Gore Vidal - Fazi Editore
Guerra all'Iraq - Scott Ritter - Fazi Editore
L'incredibile menzogna - Thierry Meyssan - Fandango
Libri

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< TRATTO DA PoesiAzionArte, Newsletter ufficiale del Movimento Giovani Poeti d'Azione - www.poetidazione.it >


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