giovedì 13 dicembre 2012

E' morto Gianni Chiaramonti, cronista dell'immagine


13.12.2012 - AVEVA 68 ANNI E UNA PASSIONE IMMENSA PER LA NOTIZIA


Deceduto poco dopo le 13 a Novara il fotoreporter de La Stampa. Il S. Rosario venerdì alle 19,30 nell'Oratorio del Cristo Risorto, i funerali alle 10,30 di sabato nella chiesa di S. Giovanni in San Domenico

E’ morto poco dopo le 13 all’ospedale di Novara Gianni Chiaramonti, giornalista pubblicista, fotoreporter della Stampa di Savona. Aveva 68 anni, gli erano accanto la moglie Giuse e i figli Oriana e Luca, mentre la mamma Ginin ha dovuto seguire con immenso dolore la sua fine da Savona. Era sereno e aveva il sorriso sulle labbra. Non lo ha vinto il Signor Parkinson - come Bruno Lauzi chiamava la malattia di cui da tempo soffriva anche Gianni - ma un tumore inesorabile che se l’è preso in poche settimane. E Gianni Chiaramonti il Parkinson lo aveva affrontato con molto coraggio e senza che potesse compromettere la sua attività professionale: i suoi scatti erano fermi e lucidi anche negli ultimi tempi.
In tutti questi anni ha raccontato con le sue immagini i fatti di Savona ma anche e soprattutto Savona stessa, che amava profondamente, lasciando un capitale di scatti che ora sono patrimonio della città. Sapeva mettere a frutto la sua esperienza, le sue conoscenze ma guardando sempre avanti: arrivando in redazione diceva subito: «Ho le foto per il web». Sapeva tornare con il servizio completo ma senza invadere la sfera degli altri, lavorava con sicurezza e tatto ed era fonte inesauribile di notizie, che gettava tra le nostre scrivanie con poche parole e nessuna arroganza. L’ultima: «Guardate ragazzi, Mantero è grave».
Nel dormiveglia, se possibile dolce e crudelee insieme, che lo ha accompagnato nelle ultime ore in ospedale a Novara, alzava il braccio destro a mimare una foto quando scorgeva nella stanza un amico, un collega che era andato a trovarlo. Era il suo saluto, l’ultima cosa che voleva ricordare e far ricordare: una fotografia. E di tanti luoghi di Savona e del suo lavoro che poteva avere in mente, negli ultimi giorni citava spesso la piscina della Rari Nantes.
Questo 2012 ci ha portato via i tre grandi della fotografia savonese (ma non solo) e forse non dev’essere un caso: il 20 febbraio Salvatore Gallo, il 18 aprile Gino Ferrando, ieri lui.
«Quante foto ci stanno?», diceva Gianni guardando una pagina, come a ricordare che l’immagine spesso conta più della lunghezza di un testo. Per questo ci fermiamo qui.


Il S. Rosario sarà recitato venerdì alle 19,30 a Savona nell'Oratorio del Cristo Risorto, i funerali alle 10,30 di sabato nella chiesa di S. Giovanni Battista in San Domenico tra via Mistrangelo e via Paleocapa sempre a Savona.

Nessun commento:

Posta un commento