Vitamina C
Se la vitamina C è l'arma più nota contro il raffreddore, è altrettanto segretamente l'arma più efficace contro la pancia. Almeno, secondo la celebre naturopata nordamericana Natasha Turner, fondatrice della Clear Medicine Wellness Boutique di Toronto, Canada.
Teorica di un regime alimentare rispettoso del ciclo ormonale e basato su una dieta che non affami mai il corpo — "Altrimenti è quella sbagliata" — la dottoressa sostiene che per cambiare stile di vita sia innanzitutto necessario un bel periodo di detox, cercando negli alimenti naturali quelli che contengono sostanze in grado di "ripulirci", come il magnesio o la vitamina C. Quest'ultima, nello specifico, sarebbe un brucia-grassi naturale e potentissimo, ma poiché ne assumiamo sempre troppo poca abbiamo spesso problemi a contenere pancetta e dintorni.
Per lo più siamo abituati a pensare la vitamina C solo come a un alleato contro i malanni del freddo, ignorando purtroppo "il suo ruolo chiave nel controllare il livello di zucchero nel sangue", scrive la naturopata. La spiegazione riguarda la composizione molecolare dei due elementi in gioco ed è di immediata comprensione: "Vitamina C e glucosio (lo zucchero nel sangue, per capirci) hanno una struttura chimica molto simile. Quando entrambe sono presenti a un livello elevato, fanno letteralmente a gara per entrare nelle cellule. Se invece il glucosio è prevalente, una minore quantità di Vitamina C riuscirà a penetrare nelle cellule creando per queste ultime una vera e propria mancanza".
Necessario agire su due fronti: da un lato assumere tanta vitamina C; dall'altro controllare il livello di glucosio con una dieta ipoglicemica".
Secondo studi recenti condotti su pazienti veri, la somministrazione di 1,000 mg di vitamina C ogni giorno per almeno sei settimane contribuisce a regolare i livelli di zucchero e insulina, trigliceridi e colesterolo.
Secondo studi recenti condotti su pazienti veri, la somministrazione di 1,000 mg di vitamina C ogni giorno per almeno sei settimane contribuisce a regolare i livelli di zucchero e insulina, trigliceridi e colesterolo.
Un poker che tutti vorrebbero centrare ai prossimi esami del sangue. Una curiosità, prima di correre a farci la prossima spremuta: non è l'arancia il frutto con la maggiore quantità di vitamina C, bensì l'uva (340mg/100g). A seguire guava, ribes, kiwi, papaia, fragole e clementine, e finalmente limoni e arance (50mg/100g).
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