E' infuocato il dibattito nel Movimento 5 Stelle all'indomani dell'intervento di Beppe Grillo in difesa di Antonio Di Pietro, con la candidatura del leader Idv al Quirinale. La consigliera comunale di Bologna Federica Salsi (nell'occhio del ciclone per la sua partecipazione a Ballarò) e quella comunale di Forlì Raffaella Pirini escono allo scoperto: la prima si definisce "tradita" per l'appoggio dato a Di Pietro; la seconda bolla l'endorsement all'ex pm come "una scelta senza senso". Sul blog di Grillo, invece, i commenti più votati sono proprio quelli favorevoli alla 'difesa' dell'ex pm.
Nell'Italia dei Valori la chiamata del leader del M5S trova la ferma opposizione di buona parte del gruppo dirigente, ad esclusione ovviamente di Di Pietro. Massimo Donadi, capogruppo alla Camera, non ne vuole neanche sentir parlare e minaccia addirittura di lasciare il partito, "se si ascoltano le sirene grilline". Ma ormai nell'Idv è guerra aperta. L'ex pm non replica a caldo agli attacchi dei suoi, ma entra nel merito delle polemiche in seguito alla puntata di Report sulla sua gestione dei fondi di partito: "Più che di disattenta informazione, trattasi di scientifica opera di killeraggio politico, portata avanti da chi vuole, a tutti i costi e da anni oramai, distruggere il mio nome e tentare di bloccare l'azione politica dell'Idv, partito di cui sono stato il fondatore e sono ancora il Presidente".
Per Grillo intanto prosegue la polemica anche su un altro fronte: quello aperto dal suo nuovo intervento contro la partecipazione degli esponenti del movimento ai talk show televisivi. "Beppe Grillo? Una delusione. Ha mostrato di essere vittima della cultura berlusconiana di questi anni. E' stato veramente sgradevole. Un maschilista come altri. Dare una connotazione negativa ad una qualità delle donne è roba da Medioevo. Veramente degradante". Dopo due giorni di silenzio, è arrivata la replica di Federica Salsi, consigliera comunale del Movimento Cinque Stelle a Bologna, finita nel mirino di Beppe Grillo dopo la sua partecipazione a 'Ballaro'.
"I talk show sono il vostro punto g", aveva affondato il comico-leader del Movimento, parole che hanno amareggiato profondamente la Salsi: "Non ha contestato il merito di quello che ho detto. Ha contestato me in quanto persona. Mi dispiace che non ci sia la volontà di un confronto alla pari", ha ribattuto la Salsi, in un'intervista a 'Affari Italiani', a firma di Antonio Amorosi, ex assessore della giunta Cofferati, al fianco della stessa Salsi in alcune battaglie politiche locali degli scorsi mesi. "Non c'é la possibilità di un confronto alla pari quando l'altro pensa di essere dieci gradini sopra", ha proseguito la consigliera comunale, aggiungendo: "Anche Grillo ha il suo punto G: i giornali".
RENZI, TRISTE MODO IN CUI E' STATA REDARGUITA SALSI - "Io ero a 'Ballaro'' e la Salsi ha detto cose anche molto serie. Il modo con il quale è stata redarguitami è parso molto triste". Così il sindaco di Firenze Matteo Renzi parlando a Tgcom4 della vicenda della consigliera del M5S 'scomunicata' da Grillo.
BERSANI, GRILLO-DI PIETRO? UNA DIREZIONE NON UTILE - "Penso che quella direzione non sia utile al paese, né come modello democratico né come direzione di marcia per il paese in crisi". Lo ha detto il segretario del Pd PierLuigi Bersani sull'ipotesi di un ticket fra Antonio di Pietro e Beppe Grillo. "Non so se sia vero - ha aggiunto - ma uno va dove lo porta il cuore".
DONADI, GRILLO PREMIER E DI PIETRO A COLLE? COME ZAPATA - Grillo presidente del consiglio e Di Pietro al Quirinale? "Un Italia del genere sarebbe come il Messico di Pancho Villa e Zapata", afferma Massimo Donadi che così prosegue: "Non ci sono precedenti nella storia repubblicana di un leader di partito che fa il necrologio del suo partito sulle colonne di un giornale, dicendo in più che sosterrà Grillo. Questa è un'operazione articolata da due politici navigati. Di Pietro ha scritto il necrologio troppo presto", aggiunge.
"Negli ultimi sei mesi Di Pietro ha sbagliato tutto, attaccando Napolitano, ha rotto deliberatamente l'alleanza col centrosinistra portando in Sicilia a un'innaturale alleanza a sinistra - aggiunge - lì si è voluti fare la vergine-prostituta. La scelta di Di Pietro di abbandonare il centrosinistra per cedere alle sirene dell'antipolitica di Grillo è quella di un leader che non è più utile al suo Paese".
L'ESPULSO TAVOLAZZI, CALATE DALL'ALTO ANCHE NUOVE REGOLE - "Le regole per le candidature del M5S alle politiche 2013 sono state calate dall'alto, decise dallo staff con un comunicato politico sul blog, in assenza di confronto con gli iscritti e di votazioni". Torna a puntare il dito sulla democrazia interna al Movimento il consigliere comunale ferrarese Valentino Tavolazzi, il primo espulso via blog da Beppe Grillo ma rimasto col cuore a 5 Stelle.
Le nuove 'primarie' per scegliere i candidati al Parlamento fra i non eletti in comuni o regioni? Sono "un'operazione verticistica, che viola l'art.4 del Non Statuto e che ha escluso i tanti gruppi M5S sul territorio, gli attivisti non candidati e che pare non prevedere possibilità di condivisione e discussione. Non esistono, inoltre, garanzie di controllo e trasparenza sulle operazioni di voto e sui risultati elettorali, gestite dalla Casaleggio ed Associati, che non di rado ha censurato post o commenti nel blog e nel portale". Così, "in Parlamento andranno i nominati cinque stelle" magari non più attivi, bloccando "la candidatura a cittadini M5S, che pur dedicando tempo e impegno al progetto, per ragioni varie non hanno potuto o voluto candidarsi" e così, inoltre, "molti territori non potranno presentare liste M5S".
PANNELLA A GRILLO, APRI UN DIALOGO CON NOI - Il leader storico dei Radicali Marco Pannella dà un consiglio al leader del M5S Beppe Grillo: "Stai attento, perché senza dialogo si va a sbattere e si rischia di crepare politicamente". "Anche per questo ti chiedo - sottolinea Pannella a margine del congresso radicale - di aprire un dialogo con noi". (ANSA)
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