sabato 1 dicembre 2012

FINISCE IN UN DIRUPO DI 110 METRI CON L'AUTO: ILLESA 75ENNE


VALLO DELLA LUCANIA (SALERNO) - "Voglio sapere qual è il santo di oggi, fatemelo sapere!". Ricoverata nel reparto di Chirurgia d'urgenza dell'ospedale San Luca di Vallo della Lucania (Salerno), Maria Scarpa, 75 anni, finita oggi in un burrone profondo 110 metri nel Salernitano, a bordo di una Fiat Punto, si sente una miracolata. Eppure ha già detto che intende continuare a guidare.

A tradirla sono state poche gocce di pioggia, mentre viaggiava a bordo della sua Punto sulla strada provinciale 48, a pochi chilometri da Pollica (Salerno), da dove stava tornando. Era andata al cimitero a portare i fiori sulla tomba del marito, come fa da due anni a questa parte. Dall'incidente un pensiero sembra agitarla più di altri, più della stessa paura, ormai alle spalle: "Ora andrà a finire che non potrò più guidare. I miei figli me lo impediranno".

Originaria di Pollica ma residente a Vallo Scalo, la signora Maria tiene a sottolineare di essere una guidatrice provetta. "In paese lo sanno tutti", la sua prudenza al volante è quasi proverbiale. Oggi, invece, la pioggia sul terreno sdrucciolevole ha provocato l'incidente: in una curva ha perso il controllo dell'auto. "Ho provato a correggere l'auto in tutti i modi, ma non c'é stato niente da fare", racconta. E' stato così che, in un istante, la Punto ha sfondato il guard-rail ed è finita nel burrone sottostante, scivolando a velocità folle verso il precipizio.

A salvarla, oltre che "san Cirino", il santo che si festeggia oggi, è stata la cintura, che l'ha trattenuta saldamente al sedile, fino allo schianto contro una pianta d'ulivo. "A quel punto - continua - sono riuscita ad aprire lo sportello dell'auto, ma nell' uscire ho perso l'equilibrio, finendo nella gola del burrone". Le grida di disperazione hanno attirato sul posto alcuni muratori di passaggio, che l'hanno individuata e hanno dato l'allarme.

Ora parla al telefono con i figli. Quattro in tutto. Due lavorano in Italia, uno a Firenze, l'altro a Bergamo. E due vivono da tempo a New York. "In queste ore ha ricevuto la telefonata di tutti e quattro - dice una parente che l'assiste in ospedale - felici per le sue condizioni, ma preoccupati che continui a guidare l'auto, alla sua età..." Poche escoriazioni, il labbro sanguinante per i vetri del parabrezza andato in frantumi, la signora Maria ne avrà per una decina di giorni. A guardarla, sembra davvero miracolata: "Potevo morire. Ho avuto la certezza di morire. Ho avuto una gran paura e ho provato tanta disperazione. E' stato un santo a salvarmi".

Nel suo paese, la notizia si è immediatamente diffusa. Per lei, per i parenti, per tutti i cittadini di Vallo Scalo e di Pollica, i veri eroi sono quei vigili del fuoco di Vallo della Lucania che, dopo essere scesi con funi e imbracature nella gola del dirupo, l'hanno caricata su di una barella issandola verso la salvezza "Ora vedrai che nessuno mi comprerà più un'auto nuova...", non si dà pace. Anche perché la sua Punto giace in fondo al dirupo. "Ma i figli hanno già fatto sapere che molto presto, appena la signora Maria sarà in grado di guidare, gliene regaleranno una tutta nuova. Se la merita", conclude un'amica, una di quelle impegnate, in queste ore, ad assisterla.

(ANSA)

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