lunedì 18 giugno 2012

LO SFRUTTAMENTO E’ SOLO L’ESPRORPAIZIONE DI CHI PRODUCE

OkNotizie
DI CRISTIAN MERLO

Provate a fare un esperimento: trovate un interlocutore qualsiasi e, in maniera del tutto disinteressata, chiedete lui cosa intenda con il concetto di “sfruttamento”.
Statene certi, a meno che non abbiate avuto la fortuna sfacciata di imbattervi in qualche libertario (lui cui fila stanno comunque aumentando), che la risposta, e magari la stessa argomentazione, rimanderà sempre a delle nozioni che sono ormai radicate e hanno permeato, come una sorta di inarrestabile riflesso condizionato, l’immaginario collettivo.
Nel bene o nel male, chi più o chi meno, il vostro interlocutore vi dirà che lo sfruttamento non è altro che il valore che, in un sistema capitalistico, l’imprenditore ruba al lavoratore sfruttato. Vi accorgerete così che tutti, anche i più insospettabili, nell’esplicitazione di questo concetto, sono dei marxisti loro malgrado…
Ma se solo ci si soffermasse a ragionare un poco, a riflettere, e ad analizzare gli eventi, senza ripetere a pappagallo quello che le scuole di ogni genere e grado hanno sempre cercato di inculcare in tutti noi – per poterci far diventare, in futuro, dei bravi cittadini – si vedrà che il concetto di “sfruttamento” rimanda a ben altro. Sono la logica, il buon senso e la stessa realtà delle cose a definire il concetto, e a delinearne la natura, la metrica e le conseguenze! Basta solo riflettere. E allora si vedrà che lo sfruttamento non può essere altro che quanto magistralmente descritto dal filosofo H.H. Hoppe, con buona pace di Marx e di tutti i suoi orfani.
“Vi è sfruttamento quando una persona fa prevalere le sue rivendicazioni in ordine al controllo parziale o totale di risorse scarse che non ha messo a frutto, risparmiato, prodotto, e neppure acquisito per contratto da un produttore – precedente proprietario. Lo sfruttamento è l’espropriazione dei primi utilizzatori, produttori e risparmiatori da parte di coloro che non sono primi utilizzatori, produttori, risparmiatori. È l’espropriazione di soggetti le cui pretese proprietarie si fondano sul lavoro e il contratto da parte coloro le cui pretese sono invece campate per aria, in quanto non tengono in alcun conto il lavoro e i contratti altrui. Inutile dire che lo sfruttamento definito in questo modo è parte integrante della storia umana. Ci sono due modi di arricchirsi: o si mettono a frutto delle risorse inutilizzate, si produce, si risparmia, si contratta, oppure si espropriano coloro che hanno messo a frutto, prodotto, risparmiato e contrattato”.
E allora, ditemi un po’ adesso: chi è lo sfruttatore, anzi lo Sfruttatore?

www.movimentolibertario.com

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