domenica 3 giugno 2012

Lega, il consigliere Dordolo: “La donna indiana gettata nel Po inquina”. Poi si scusa, ma non si dimette

Luca Dordolo 
Di Valentina Beli

Lacrime di coccodrillo. Ancora al centro delle polemiche la frase postata su Facebook dal consigliere comunale di Udine Luca Dordolo: "La donna indiana gettata nel Po ha inquinato il nostro fiume sacro. Cosa direbbero se andassimo a fare lo stesso nel Gange?".

E' evidente che il riferimento è al tragico omicidio della donna indiana di 27 anni strangolata dal marito nel piacentino. Il post ha indignato l'opinione pubblica e il Carroccio ha preso le distanze dal pensiero di Dordolo chiedendone le dimissioni.
Ma il consigliere lancia la controproposta: "Niente dimissioni, mi autosospendo".
"Mi rendo conto  - ha commentato - che la mia provocazione è stata completamente sbagliata nei modi e nei termini. Volevo portare all'attenzione la condizione infima della donna in alcune culture e la mancanza di volontà di integrarsi di alcuni immigrati, ma ho sbagliato".

In effetti, le parole scritte dal consigliere lasciano poco spazio a libere interpretazioni. Se l'intento era quello di portare alla luce la difficile condizione della donna presso alcuni popoli e culture, di certo non è andato a buon fine. Anzi.
Ma gli esponenti della Lega non sono nuovi ad esternazioni poco consone. E' soltanto di qualche giorno fa l'infelice affermazione -  anche questa postata sul social network - dell'ormai ex segretario di Rovato Stefano Venturi: "Terremoto nel Nord Italia... Ci scusiamo per i disagi, ma la Padania si sta staccando. (La prossima volta faremo più piano...)".
Forse i membri del Carroccio dovrebbero far tesoro del noto proverbio latino: Errare è umano, perseverare è diabolico.

it.ibtimes.com

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