giovedì 21 giugno 2012

Alimenti senza glutine: il Parlamento europeo si schiera con i celiaci. Non sono cibi qualsiasi, devono avere regole ad hoc

Il 14 giugno il Parlamento europeo ha finalmente riconosciuto i celiaci persone da tutelare in modo adeguato, accantonando il progetto di escludere dalla categoria dei dietetici i prodotti senza glutine, declassandoli a cibo che deve rispettare le regole generali stabilite per gli alimenti di uso corrente. Come se la celichia fosse una moda, anziché una malattia. Si tratta di una grande vittoria per chi soffre di questa patologia.

Ilfattoalimentare.it ha seguito il progetto di revisione della normativa su alimenti per lattanti e prima infanzia, dieto-terapici, senza glutine e alimenti per sportivi che comprendeva anche i cibi per i celiaci, senza risparmiare critiche verso un approccio che rischiava di mettere a repentaglio la salute di queste persone, affetti da un'intolleranza cronica la cui unica cura consiste in una dieta del tutto priva della proteina "incriminata".

Per un celiaco, assumere quantità anche minime di glutine è causa sicura di reazioni patologiche immediate (di varia intensità, a seconda dei casi). Perciò l'Associazione Italiana per la Celiachia (AIC), nel corso degli anni, si è occupata non solo di preservare e garantire l'appicazione delle regole in vigore, ma anche di sensibilizzare la società rispetto all'incidenza di un problema che colpisce l'1-2% della popolazione.


Le regole prevedono idonee misure su impianti, locali e attrezzature, formazione del personale e procedure atte a escludere la contaminazione da glutine. È prescritta l'autorizzazione degli stabilimenti previa ispezione delle autorità sanitarie e la notifica preventiva al Ministero della Salute delle etichette dei prodotti.

Il progetto europeo di riforma ha sottovalutato i rischi per questa categoria di consumatori, ma il Parlamento ha saputo correggere il vizio originario della proposta. La Commissione europea e il Consiglio dovranno ora tenere conto della posizione espressa dall'Assemblea, e cercare un accordo sulle esigenze condivise a Strasburgo da tutti i gruppi politici.

Franco Gentile

foto: Photos.com

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