Il 14 giugno il
Parlamento europeo ha finalmente riconosciuto i celiaci persone
da
tutelare in modo adeguato, accantonando il progetto di escludere dalla
categoria
dei dietetici i prodotti senza glutine, declassandoli a cibo che
deve rispettare le regole generali
stabilite per gli alimenti di uso corrente. Come se la celichia fosse
una moda, anziché una malattia. Si tratta di una grande vittoria per chi
soffre di questa patologia.
Ilfattoalimentare.it ha seguito il progetto di revisione
della normativa su alimenti per lattanti e prima infanzia, dieto-terapici,
senza glutine e alimenti per sportivi che comprendeva anche i cibi per i
celiaci, senza risparmiare critiche verso un approccio che rischiava di
mettere a repentaglio la salute di queste persone, affetti da un'intolleranza
cronica la cui unica cura consiste in una dieta del
tutto priva della proteina "incriminata".
Per un celiaco, assumere quantità anche minime di glutine è causa sicura di reazioni patologiche immediate
(di varia intensità, a seconda dei casi). Perciò l'Associazione
Italiana per la Celiachia (AIC), nel corso degli anni, si è occupata non solo
di preservare e garantire l'appicazione delle regole in vigore, ma anche di
sensibilizzare la società rispetto all'incidenza di un problema che colpisce
l'1-2% della popolazione.
Le regole prevedono idonee misure su impianti, locali e
attrezzature, formazione del personale e procedure atte a escludere la contaminazione da glutine. È prescritta
l'autorizzazione degli stabilimenti previa ispezione delle autorità sanitarie e
la notifica preventiva al Ministero della Salute delle etichette dei prodotti.
Il progetto europeo di riforma ha sottovalutato i rischi
per questa categoria di
consumatori, ma il Parlamento ha saputo correggere il vizio originario della
proposta. La Commissione europea e il Consiglio dovranno ora tenere conto della
posizione espressa dall'Assemblea, e cercare un accordo sulle esigenze condivise a
Strasburgo da tutti i gruppi politici.
Franco Gentile
foto: Photos.com
www.ilfattoalimentare.it
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