In un lungo editoriale il famoso economista Joseph Stiglitz ha accusato duramente la leadership europea di aver provocato un disastro economico per alcuni paesi della zonaeuro paragonabile ad una calamità naturale, attraverso l'imposizione di misure di austerità e rigore finanziario.
Stiglitz si chiede come possa essere ripristinata la fiducia sui
mercati quando le economie europee stanno sprofondando nuovamente nella
recessione, anche a causa delle politiche di rigore? Come possono esse
riprendersi quando la crescente austerità quasi certamente si tradurrà
in un ulteriore calo della domanda aggregata, con conseguente minor
produzione e maggior disoccupazione?
L'economista, che nel suo editoriale critica duramente anche i mercati finanziari colpevoli di provocare effetti destabilizzanti per il sistema acuendo in questo modo la recessione economica, propone poi alcune alternative alle misure di austerità.
"Esistono strategie alternative. Alcuni paesi, come la Germania dovrebbero usare il proprio spazio di manovra fiscale per effettuare investimenti che oltre ad alimentare la crescita sul lungo termine avrebbero ricadute positive immediate sul resto dell'Europa".
L'Europa, infatti, secondo Stiglitz, se presa nel suo insieme è in una situazione migliore rispetto a quella degli Stati Uniti, per esempio. Il rapporto debito-PIL degli stati dell'Unione nell'insieme è di gran lunga più solido di quello degli stati americani. Se quindi l'Unione Europea decidesse di prendere in prestito denaro garantito da tutti i suoi stati membri i costi del servizio sul debito diminuirebbero notevolmente liberando così risorse da investire sulla crescita e sull'occupazione.
Stiglitz esorta inoltre i paesi ricchi dell'UE a destinare maggiori risorse alla Banca europea per gli investimenti che potrebbero andare a finanziare progetti infrastrutturali e occupazionali nelle economie dell'eurozona in difficoltà.
L'economista avverte poi che la sola strada dell'austerità non farà che peggiorare le cose e che se l'euro riuscirà a sopravvivere lo farà solo al prezzo di enormi sofferenze e disoccupazione diffusa specialmente nei paesi deboli della periferia.
Il bene più prezioso di una società, il capitale umano, viene sprecato e addirittura distrutto, secondo Stiglitz. I giovani ormai privi di un lavoro dignitoso si stanno isolando dalla società e pur se riusciranno alla fine a trovare un'occupazione essa gli garantirà un salario estremamente basso. La giovinezza che un tempo era il momento in cui si gettavano le basi per l'apprendimento delle competenze lavorative oggi è diventata un momento di atrofia.
Il dolore che l'Europa sta arrecando ai suoi cittadini, specialmente a quelli più giovani è una sofferenza inutile. Fortunatamente, conclude Stinglitz, esistono delle alternative ma il ritardo nel coglierle sarà molto costoso e l'Europa non ha più tempo.
http://it.ibtimes.com/articles/29350/20120509/stiglitz-europa-crisi-debito-disoccupazione-crescita-austerit-recessione.htm
L'economista, che nel suo editoriale critica duramente anche i mercati finanziari colpevoli di provocare effetti destabilizzanti per il sistema acuendo in questo modo la recessione economica, propone poi alcune alternative alle misure di austerità.
"Esistono strategie alternative. Alcuni paesi, come la Germania dovrebbero usare il proprio spazio di manovra fiscale per effettuare investimenti che oltre ad alimentare la crescita sul lungo termine avrebbero ricadute positive immediate sul resto dell'Europa".
L'Europa, infatti, secondo Stiglitz, se presa nel suo insieme è in una situazione migliore rispetto a quella degli Stati Uniti, per esempio. Il rapporto debito-PIL degli stati dell'Unione nell'insieme è di gran lunga più solido di quello degli stati americani. Se quindi l'Unione Europea decidesse di prendere in prestito denaro garantito da tutti i suoi stati membri i costi del servizio sul debito diminuirebbero notevolmente liberando così risorse da investire sulla crescita e sull'occupazione.
Stiglitz esorta inoltre i paesi ricchi dell'UE a destinare maggiori risorse alla Banca europea per gli investimenti che potrebbero andare a finanziare progetti infrastrutturali e occupazionali nelle economie dell'eurozona in difficoltà.
L'economista avverte poi che la sola strada dell'austerità non farà che peggiorare le cose e che se l'euro riuscirà a sopravvivere lo farà solo al prezzo di enormi sofferenze e disoccupazione diffusa specialmente nei paesi deboli della periferia.
Il bene più prezioso di una società, il capitale umano, viene sprecato e addirittura distrutto, secondo Stiglitz. I giovani ormai privi di un lavoro dignitoso si stanno isolando dalla società e pur se riusciranno alla fine a trovare un'occupazione essa gli garantirà un salario estremamente basso. La giovinezza che un tempo era il momento in cui si gettavano le basi per l'apprendimento delle competenze lavorative oggi è diventata un momento di atrofia.
Il dolore che l'Europa sta arrecando ai suoi cittadini, specialmente a quelli più giovani è una sofferenza inutile. Fortunatamente, conclude Stinglitz, esistono delle alternative ma il ritardo nel coglierle sarà molto costoso e l'Europa non ha più tempo.
http://it.ibtimes.com/articles/29350/20120509/stiglitz-europa-crisi-debito-disoccupazione-crescita-austerit-recessione.htm
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