Ancora in attivita', percepiva anche assegno sociale di 450 euro
RIMINI - Prostituta 68enne,
ancora in attivita', con due milioni e mezzo sul conto corrente ed
evasore totale per l'Erario. La donna, originaria di Pesaro (S.M. le
iniziali) ma residente in un appartamento in affitto a Riccione, non e'
sfuggita ad una verifica fiscale della Guardia di Finanza di Rimini, che
ha accertato redditi non dichiarati per quasi 208mila euro, dal 2006 al
2012. L'attivita' ispettiva delle Fiamme Gialle era partita da una
segnalazione su operazioni sospette effettuata dall'Uif (unita' di
informazione finanziaria di Bankitalia) che aveva ricevuto le
informazioni dalla banca di cui si serviva la donna, per movimentazioni
di denaro contante su conti correnti con un saldo attivo eccezionalmente
elevato.
Gli approfondimenti fiscali della Compagnia della Gdf di Rimini hanno poi chiarito che quei 208mila euro erano il frutto dell'attivita' di prostituzione, che la donna ancora esercita, servendosi per farsi pubblicita' di un giornale di annunci di Pesaro. Il reddito da prostituzione - fa notare la Guardia di Finanza - va inteso ''come da assodata giurisprudenza di prestazione di servizio e come tale assoggettata ad Iva'' e tassazione sul reddito. Non avendo mai presentato dichiarazione dei redditi, pero', la donna risultava praticamente sconosciuta al Fisco.
Anche se in base alla normativa vigente, che non permette di risalire indietro di oltre sei anni, per i 208 mila euro, somme a reddito dal 2006 ad oggi riconducibili, secondo la Guardia di Finanza, a lavoro autonomo, la 68enne dovra' versare l'Iva dovuta. Inoltre nel corso dei controlli e' emerso che la prostituta dal 2010, risultando nullatenente, ha percepito un assegno sociale di circa 450 euro al mese, che ora dovra' restituire.
La donna, ascoltata dai finanzieri, ha spiegato che per tutta la vita ha risparmiato senza spendere. I suoi due milioni e mezzo di euro sono stati accumulati grazie ad investimenti finanziari oculati, in azioni, pronti contro termine, obbligazioni e fondi bilanciati. Risparmi di una vita che la 68enne avrebbe destinato alle nipotine. I proventi da reddito da risparmio ovviamente non potranno essere soggetti ad altra tassazione se non quella applicata alla fonte. (ANSA)
Gli approfondimenti fiscali della Compagnia della Gdf di Rimini hanno poi chiarito che quei 208mila euro erano il frutto dell'attivita' di prostituzione, che la donna ancora esercita, servendosi per farsi pubblicita' di un giornale di annunci di Pesaro. Il reddito da prostituzione - fa notare la Guardia di Finanza - va inteso ''come da assodata giurisprudenza di prestazione di servizio e come tale assoggettata ad Iva'' e tassazione sul reddito. Non avendo mai presentato dichiarazione dei redditi, pero', la donna risultava praticamente sconosciuta al Fisco.
Anche se in base alla normativa vigente, che non permette di risalire indietro di oltre sei anni, per i 208 mila euro, somme a reddito dal 2006 ad oggi riconducibili, secondo la Guardia di Finanza, a lavoro autonomo, la 68enne dovra' versare l'Iva dovuta. Inoltre nel corso dei controlli e' emerso che la prostituta dal 2010, risultando nullatenente, ha percepito un assegno sociale di circa 450 euro al mese, che ora dovra' restituire.
La donna, ascoltata dai finanzieri, ha spiegato che per tutta la vita ha risparmiato senza spendere. I suoi due milioni e mezzo di euro sono stati accumulati grazie ad investimenti finanziari oculati, in azioni, pronti contro termine, obbligazioni e fondi bilanciati. Risparmi di una vita che la 68enne avrebbe destinato alle nipotine. I proventi da reddito da risparmio ovviamente non potranno essere soggetti ad altra tassazione se non quella applicata alla fonte. (ANSA)
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