Messico: 45.000 morti per le guerre dei narcos. Il governo ha esteso l'utilizzo dei supercarceri di massima sicurezza, con funzione punitiva, a 50.000 detenuti.
Il Messico ha deciso la linea dura anche nel carcere (nel territorio la guerra contro i narcos vede l'impiego -inutile finora- dell'esercito).
Un'ora di aria soltanto per i carceri di massima
sicurezza, dove finora erano custoditi "soltanto" 3000 detenuti. Da ora
il trattamento duro è esteso ad altri 50.000 detenuti. Con migliaia di
celle in 23 diversi penitenziari.
L'aumento è stato dell'11% sull'anno precedente, con città in cui la polizia non ha più né forza né potere, perché o viene corrotta o viene uccisa. Per esempio a Ciudad Juarez vi sono stati 1206 omicidi (2500 nel 2010). Toccate anche regioni che in precedenza erano idilliache (come il Michoacàn dove ho risieduto per un periodo).
La guerra della droga, iniziata nel 2006 dal presidente allora neoeletto Felipe Calderon, ha visto ben 47.515 morti. Nello stesso periodo in Afganistan sono morte "soltanto" 3200 vittime della guerra (esclusi i militari della missione Onu). In Libia il numero dei morti della guerra è di circa 12.000, secondo le stime dell'ONU.
http://lapulcedivoltaire.blogosfere.it/2012/04/messico-supercarcere-per-50000-detenuti.html
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