Comuni fuori da Equitalia? É per legge
La società svela: «Non è opzione dei sindaci».
Siamo già in tempi di campagna elettorale e molti potenziali
amministratori locali, cavalcando il malcontento che, ormai da tempo,
vive la società hanno promesso un cambiamento radicale. Questa la bugia
di Pulcinella: i Comuni escono da Equitalia e hanno intenzione di
organizzare da soli la riscossione dei tributi.
Peccato che l'uscita da Equitalia non sia un'opzione, ma è già prevista dalla manovra di dicembre del 2011.
A SVELARE IL BLUFF EQUITALIA.
E ci sarebbe di più: l'Anci, l'organizzazione dei Comuni, ha chiesto
che questo passaggio venisse rinviato per aver più tempo di
organizzarsi. E a svelare il bluff è stato, il 3 maggio, direttamente
Equitalia.
«I sindaci non devono disdire alcun contratto con Equitalia perché è
la legge approvata nel 2011 a prevedere che i comuni gestiscano da soli
l'attività di riscossione dall'1 gennaio 2013», e ha precisato: «Termine
che è stato prorogato dal Parlamento di un anno per accogliere le
richieste fatte proprio dai Comuni, anche tramite l'Anci, a più
riprese».
«PRETESTUOSI GLI ANNUNCI DI ALCUNI SINDACI».
La società pubblica è poi arrivata alla frecciatina finale: «Gli
annunci di alcuni sindaci di voler disdire il contratto con Equitalia
appaiono pretestuosi, visto che è una norma dello Stato a imporre ai
Comuni di gestire in proprio l'attività di riscossione».
Equitalia ricorda, infine, che «i Comuni dal 1997 hanno la facoltà di
disciplinare autonomamente le forme e le modalità della riscossione
delle proprie entrate. Se fino a oggi non l'hanno fatto un motivo ci
sarà».
E il motivo potrebbe essere riassunto dalle parole del sindaco di
Milano Giuliano Pisapia: «È difficile in tempi brevi organizzare una
struttura di riscossione delle tasse, è una cosa molto complessa».
L'Anci: «Cerchiamo di dare vita a una struttura operativa»
Subito la replica dell'Anci per spiegare che la richiesta di proroga di
un anno per la gestione diretta della riscossione da parte dei Comuni «è
stata fatta nell'interesse dei Comuni stessi».
L'organizzazione ha ammesso che il rischio che si correva era quello di
dover sospendere la riscossione, in quanto, i tempi con cui era
prevista l'uscita di Equitalia non consentivano di fare una gara per
scegliere un nuovo riscossore, oppure «organizzare una riscossione
interna».
«AIUTARE I COMUNI A RISCUOTERE MEGLIO». In
ogni caso l'Anci valuta di dar vita a «una struttura operativa, da
mettere a disposizione dei Comuni, per aiutarli a riscuotere meglio i
tributi locali».
Ma ha puntualizzato: «Certo la mancanza dell'Ici comporta una
diminuzione dei flussi, visto che l'Imu la riscuoterà direttamente lo
Stato con l'F24». In poche parole, i Comuni hanno già messo le mani
avanti, la futura organizzazione non è di certo semplice.
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