Nel bilancio del Comune di Roma spunta l'acquisto dei
locali di via Napoleone III occupati dall'associazione di estrema destra
CasaPound e scoppia la polemica. "E' un'aberrazione, una follia e una
provocazione", secondo il segretario romano del Pd Marco Miccoli che
sottolinea come l'operazione avvenga "in un bilancio di lacrime e
sangue, che contempla ad esempio la vendita del 21% di Acea per ricavare
200 mln di euro, per poi spenderne 11 per acquistare e donare un
palazzo all'associazione fascista capitanata da Iannone ". Miccoli
aggiunge: "Stiamo parlando di una cifra enorme dentro un bilancio che
taglia i servizi, taglia il sociale, non si occupa della crescita e
dello sviluppo, aumenta le tariffe, vende Acea... ma compra Casapound! E
poi ci si lamenta se gli antifascisti romani accusano il sindaco di
essere ambiguo sul suo modo di essere antifascista".
Sulla stessa lunghezza d'onda il consigliere comunale Pd Paolo Masini: "È una vergogna - commenta - Chiediamo al sindaco Alemanno, che ha parlato di unità, di dare un segnale concreto alla vigilia del 25 aprile togliendo 11 milioni e otto per l'acquisto della casa dei fascisti del terzo millennio".
Sulla stessa lunghezza d'onda il consigliere comunale Pd Paolo Masini: "È una vergogna - commenta - Chiediamo al sindaco Alemanno, che ha parlato di unità, di dare un segnale concreto alla vigilia del 25 aprile togliendo 11 milioni e otto per l'acquisto della casa dei fascisti del terzo millennio".
http://www.paesesera.it/Politica/Bilancio-11-mln-per-comprare-la-sede-di-CasaPound
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