E-mail ricevuta il 4 maggio 2012 da avaaz@avaaz.org:
Cari amici,
In queste ore il sito di Avaaz è sotto un mega attacco. Un esperto ci ha detto che un assalto di questa portata molto probabilmente proviene o da un governo o da una multinazionale, con attacchi simultanei e sofisticati da tutto il mondo per buttare giù il nostro sito.
Cari amici,
In queste ore il sito di Avaaz è sotto un mega attacco. Un esperto ci ha detto che un assalto di questa portata molto probabilmente proviene o da un governo o da una multinazionale, con attacchi simultanei e sofisticati da tutto il mondo per buttare giù il nostro sito.
Ce lo aspettavamo. Il nostro attivismo
dal basso non ha mai guardato in faccia nessuno, e abbiamo sfidato senza
paura i peggiori attori sulla scena mondiale mettendoli in seria
difficoltà: dal regime siriano a quello cinese, passando per Rupert
Murdoch, le multinazionali del petrolio e il crimine organizzato. La
dittatura siriana ha definito un nostro attivista “l’uomo più pericoloso
del pianeta” e una recente inchiesta ha svelato email fra l’impero
mediatico di Murdoch e alti funzionari del governo britannico che
dicevano che la campagna di Avaaz contro Murdoch era la loro
preoccupazione più grande. Qualche volta non riesco a dormire pensando a
quando queste persone ci verranno a cercare.
Ed è successo. Stavamo lanciando
campagne urgenti per gli oceani, le foreste e la Siria, ma l’attacco non
si è fermato per 36 ore di fila, mettendo così a rischio il nostro
lavoro. Grazie al nostro eccellente sistema di sicurezza il nostro sito
funziona ancora, ma questo non è abbastanza. Dobbiamo dimostrare a
questi prepotenti che quando attaccano Avaaz si stanno mettendo contro
tante persone. E i movimenti dal basso non possono essere né intimiditi
né messi sotto silenzio, perché non potranno che rafforzarsi. Clicca
sotto per donare per il fondo per la difesa di Avaaz per rafforzare
ancora di più la nostra sicurezza, e dimostrare così a quelli che ci
attaccano che qualunque cosa proveranno a fare non faranno altro che
rafforzarci:
Le autorità nazionali sono state
informate dell’attacco. Ma abbiamo urgentemente bisogno del fondo per la
difesa che potrà aiutarci a:
costruire velocemente un sistema di sicurezza di tipo industriale, cosicché nessun attacco potrà impedirci di portare avanti le nostre battaglie;
assumere i migliori hacker e gli esperti di tecnologia per gestire i nostri sistemi, difenderci e mettere a prova di bomba i nostri sistemi di sicurezza;
aumentare la protezione del nostro staff più a rischio in paesi come Libano e Russia;
tantissime altre iniziative per migliorare le nostre tecnologie e la nostra sicurezza.
Avaaz è come una diga che canalizza le voci da tutto il mondo: dai coraggiosi manifestanti tibetani, russi e siriani che rischiano tutto per la loro libertà, alle comunità indigene boliviane che si battono per salvare le foreste dall’essere rase al suolo. Tutte queste persone sono in serio pericolo, e rispondere a questo attacco è solo un altro fronte nella loro e nella nostra battaglia per la democrazia.
costruire velocemente un sistema di sicurezza di tipo industriale, cosicché nessun attacco potrà impedirci di portare avanti le nostre battaglie;
assumere i migliori hacker e gli esperti di tecnologia per gestire i nostri sistemi, difenderci e mettere a prova di bomba i nostri sistemi di sicurezza;
aumentare la protezione del nostro staff più a rischio in paesi come Libano e Russia;
tantissime altre iniziative per migliorare le nostre tecnologie e la nostra sicurezza.
Avaaz è come una diga che canalizza le voci da tutto il mondo: dai coraggiosi manifestanti tibetani, russi e siriani che rischiano tutto per la loro libertà, alle comunità indigene boliviane che si battono per salvare le foreste dall’essere rase al suolo. Tutte queste persone sono in serio pericolo, e rispondere a questo attacco è solo un altro fronte nella loro e nella nostra battaglia per la democrazia.
Siamo in diversi milioni ormai a
contrastare l’assalto di multinazionali e governi per censurare e
controllare Internet: dalle minacce mondiali di SOPA/PIPA negli Stati
Uniti a ACTA in Europa, fino alle minacce nazionali in Italia, Brasile e
India. Ma ora uno di loro sta cercando di censurarci direttamente.
Finora siamo ancora in piedi, e i nostri efficienti sistemi finanziati
dai membri fanno sì che possiamo lanciare questo appello per la nostra
sicurezza. Ma le nostre campagne sono sotto attacco. Dobbiamo agire e
dimostrare che queste tattiche non faranno altro che rafforzarci:
Avaaz può fronteggiare governi e
multinazionali solo grazie alla nostra forza, legittimità e le donazioni
dai membri, che sono l’unica nostra forma di finanziamento. Non
accettiamo soldi o donazioni di alcun tipo da governi, multinazionali,
fondazioni o persino da grandi donatori. Questo oggi è raro per le
grandi organizzazioni che si battono per i diritti civili, tuttavia il
100% delle nostre risorse viene interamente da piccole donazioni online,
e non accettiamo contributi che superano i 5000 euro da nessuno. Questa
è la ragione per cui siamo indipendenti, e questa è la ragione per cui
siamo un pericolo per quelli che mettono il potere davanti alle persone.
Continuiamo a rappresentare quel pericolo.
Con speranza e determinazione,
Ricken e tutto il team di Avaaz.
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