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Una storia incredibile eppur vera, o forse, un incubo: quello vissuto da un lettore
che vive a Città Giardino e che da venerdì scorso, dopo aver subito
un'aggressione da parte di un ragazzo del suo palazzo con problemi, non
può più rientrare in casa.
"Ho avuto la sventura di abitare nello stesso condominio (siamo in tre)
di un tossico malato mentale che oltre ad aver aggredito e percosso una
funzionaria del censimento, il giornalaio sotto casa ed un condomino di
97 anni, negli ultimi dieci giorni si è messo in testa che "io" ho
scippato la madre, che sono un mafioso sotto copertura e che la mia
compagna sia una prostituta dedita allo sfarzo ed al divertimento.Voglio sottolineare che questa persona di 40 anni vive da sola senza alcun interessamento da parte della famiglia e della sanità. Venerdi 04/05/2012 mi trovavo sotto casa con la mia compagna quando siamo stati aggrediti da questo individuo per le motivazioni sopra elencati ed io ho subito delle lesioni guaribili in pochi giorni. Chiamata la volante della polizia non hanno fatto altro che iden tificare l'aggressore, constatare il tomo di precedenti penali che ha e rilasciarlo tranquillamente libero di tornare a casa, cosa che a noi non è stato più possibile fare per la pericolosità dell'individuo che mi abita sopra. Momentaneamente ospite sto cercando un'altra abitazione anche sotto consiglio della polizia stessa.
Possibile che una persona cosi pericolosa possa girare tranquillamente e condizionare in modo così coattivo la vita di due tranquille persone e di un intero quartiere?"
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