sabato 10 marzo 2012

L’Ungheria distrugge tutti i campi con grano OGM della Monsanto


Stando a Lajos Bognar, segretario di Stato del ministero per lo Sviluppo Agricolo dell’Ungheria, il Paese ha assunto una posizione decisa contro il gigante della biotecnologia e della modificazione genetica Monsanto distruggendo 1.000 acri di mais risultati coltivati con sementi OGM. Diversamente da molte altre nazioni europee, l’Ungheria è una nazione nella quale gli OGM sono proibiti. Prendendo una posizione analoga nei confronti di ingredienti OGM, il Perù li ha proibiti per 10 anni.

«Quasi 1000 acri di mais sono risultati coltivati con semi OGM e sono stati distrutti in tutta lUngheria, così ha riferito Lajos Bognar, segretario di Stato del ministero per lo Sviluppo Agricolo. Il mais OGM è stato distrutto ed il polline non si è diffuso dal mais. Diversamente da molti Paesi UE, lUngheria ha bandito i semi OGM. Bognar ha aggiunto che nonostante i commercianti siano obbligati a garantire che i propri prodotti siano esenti da OGM, i controlli proseguiranno. Durante le indagini i controllori hanno trovato che fra i semi piantati cerano semi Pioneer della Monsanto».

Bognar ha anche specificato che il libero commercio di beni nell’UE implica che le autorità non investighino sul come le sementi siano arrivate in Ungheria, ma che possano controllare dove tali merci siano reperibili. La radio pubblica regionale ha riferito che sono implicate nella questione due delle principali aziende produttrici di sementi e che sementi OGM potrebbero essere state seminate in migliaia di ettari di terreni della nazione. Molti degli agricoltori locali si sono lamentati dell’aver appena scoperto che stavano usando sementi OGM.

Con la stagione ormai avanzata, è ormai troppo tardi per seminare nuove sementi, dunque il raccolto di quest’anno andrà perso.

Per rendere le cose ancora più dure per gli agricoltori, la ditta che ha distribuito i semi nella regione del Barabya, è in liquidazione; così se mai sarà pagata una compensazione dai produttori internazionali, il denaro finirà prima di tutto ai creditori dell’azienda e non agli agricoltori.
Traduzione per EFFEDIEFFE.com a cura di Massimo Frulla

Fonte >
Trueactivist.com




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