martedì 24 gennaio 2012

Doping: attacco fuori luogo a mister Zeman

Battuta dell'ex attaccante della Sampdoria e della Juventus Vialli rivolta al mister del Pescara Zeman. In un periodo difficile per la credibilita' del calcio italiano si torna a narrare di doping ma nei modi e soprattutto sulla persona sbagliata. Accuse, sentenze e veleni che il boemo paghera' con la difficolta' crescente a trovare una squadra disposta ad assumerlo. Lasciata la Roma per far posto a Fabio Capello, Zeman comincio' un lungo periodo di 'buio' tra esoneri e risultati negativi fino all'ultima, e per ora fortunata esperienza, di Pescara, con la squadra abruzzese in piena lotta per tornare in Serie A. E come se non fossero passati quasi 14 anni, ecco di nuovo allusioni e polemiche intorno alla scottante materia del doping, con il boemo apparso piuttosto infastidito dalle parole dell'ex attaccante juventino Vialli.
L'ex allenatore di Foggia, Roma, Napoli e Lazio avrebbe preferito non replicare, ma poi, sollecitato dai giornalisti, ha attaccato: "A me non tocca piu' di tanto perche' ci sono fatti e cose vere e non vere. Io e i miei ragazzi siamo sereni. Avrei preferito neanche parlare di questa cosa. C'e' pero' da meravigliarsi che questa battuta l'abbia fatta proprio lui (Vialli, di cui non pronuncia mai il nome, ndr). Io sono tranquillo e non ho nessun tipo di problemi. Gli altri non lo so".
Una polemica ripartita dalle parole regalate dall'ex attaccante della Nazionale e attuale commentatore di Sky al social network piu' di moda di questi tempi, cioe' Twitter: "Chissa' come si sentirebbe Zeman se qualcuno cominciasse a sospettare di cosi' tante energie" ha siglato Vialli in riferimento allo stato di forma formidabile del Pescara allenato dal boemo che sta volando in Serie B. Frasi destinate a riaprire vecchie ferite, che evidentemente non si sono mai rimarginate abbastanza.




 A mio parere, la grande popolarità che ha il calcio nel mondo non è dovuta alle farmacie o agli uffici finanziari, bensì al fatto che in ogni piazza in ogni angolo del mondo c'è un bambino che gioca e si diverte con un pallone tra i piedi. Ma il calcio, oggi, è sempre più un'industria e sempre meno un gioco"
Zdenek Zeman

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