“IRENE CARA CI HA INSEGNATO A BALLARE PER LA NOSTRA VITA, A IMPARARE A VOLARE”
– CATERINA SOFFICI: “SE NE VA GIOVANISSIMA, A 63 ANNI, E NOI RIMANIAMO
ATTONITI, PERCHÉ SEMBRAVA IMMORTALE COME I SOGNI CHE CI HA FATTO
SOGNARE” – IL SUCCESSO DI FAME E POI CON LA CANZONE “WHAT A FEELING” IN
FLASHDANCE: “È IN CIMA A TUTTE LE CLASSIFICHE, E NEI NOSTRI MANGIANASTRI
LO CONSUMIAMO FINO A FONDERE LE CASSETTE. CHE SENSAZIONE /ESSERE È
CREDERE/ POSSO AVERE TUTTO, ORA STO BALLANDO PER LA MIA VITA. POTEVAMO
AVERE TUTTO, O ALMENO LO CREDEVAMO”
https://youtu.be/miax0Jpe5mA
IRENE CARA
Caterina Soffici per “La Stampa”
Quando
hai tutte le strade davanti e quando il tuo futuro di teenager incontra
il futuro del mondo. Erano i fantastici anni Ottanta, vituperati e
maledetti, ma a guardarli adesso com' erano belli. E lei, Irene Cara, è
stata un pilastro degli anni Ottanta, di quei sogni, di quelle
possibilità, di quel futuro. Li ha cantati e ballati in «Fame» e in
«Flashdance», e noi con lei. Se ne va giovanissima, a 63 anni, e noi
rimaniamo attoniti, perché sembrava immortale come i sogni che ci ha
fatto sognare.
Diventa regina partendo Cenerentola senza neppure passare per principessa.
Nata
nel Bronx, a New York, il 18 marzo 1959. Il suo nome per intero era
Irene Cara Escalera, ed è stata la prima a mostrare con il suo esempio
che i sogni erano possibili. Aveva studiato musica, ballo e recitazione
fin da bambina. Era apparsa in varie produzioni teatrali e programmi tv
fin dagli anni Settanta.
Caterina Soffici 5
Appena
ventenne esordisce in una serie («Radici», le nuove generazioni),
ideata e prodotta da Marlon Brando. Poi l'esplosione di popolarità con
«Fame», («Saranno famosi») nel 1980. Lei era Coco, e tutte volevamo
essere lei. La scuola di ballo e di artisti, la New York dei loft,
quando ancora non si chiamavano loft. Loro andavano a scuola con la
felpa e in canottiera, e noi dovevamo lottare per un paio di
«trasgressivi» leggings e per gli scaldamuscoli.
https://youtu.be/H1gMQ_q3FSM
IRENE CARA OSCAR
Io
li comprai di nascosto - i miei genitori non volevano - al mercato di
San Lorenzo, a Firenze. C'erano banchetti pieni di scaldamuscoli stile
«Flashdance». Li tenevo nello zainetto Invicta con cui andavo a scuola,
perché non li trovassero e quindi sequestrassero. A noi il latino e
seduti ai banchi, a loro i salti e le capriole e la musica. E c'erano
Leroy e Lee, ed eravamo tutte un po' innamorate di quei due ragazzi,
mentre a scuola c'erano compagni di classe che volevamo assomigliassero a
quei due, invece erano sfigati e per niente svalvolati come i due
ragazzi ballerini e canterini del film. «I' m gonna live forever, I' m
gonna learn how to fly», cantava Irene.
«Vivrò
per sempre/Imparerò a volare», la cantavamo a squarciagola anche noi e
non c'era Google per trovare le parole delle canzoni. Le dovevamo
ascoltare e riascoltare sul mangianastri, per capirle.
lee curreri irene cara saranno famosi
In
«Fame» Irene Cara canta il tema della pellicola e con quella canzone
vincerà l'Oscar per la miglior canzone. Nello stesso anno, il 1980,
ottiene anche due nomination al Grammy Award nel 1980 come migliore
nuova cantante femminile e migliore nuova artista pop.
Quando
poi hanno fatto la serie televisiva (e non ci siamo persi una puntata
neppure di quella) Irene non c'era più, aveva detto di no e non si è mai
capito perché.
Fame ha dato l'avvio agli anni
Ottanta, un calcione per lasciarsi alle spalle i tetri anni Settanta,
pieni di piombo e rapimenti.
Era la porta aperta sul benessere e la modernità, che per forza veniva dall'America.
irene cara e amici in spiaggia nel 1982
«Fame»
sembrava insuperabile, ma poi nel 1983 è arrivato «Flashdance» di
Adrian Lynch e l'ha superato. «Flashdance What a Feeling», brano scritto
in collaborazione con Giorgio Moroder, tema portante del film, è stato
l'apice della sua carriera.
Di
nuovo Oscar per la miglior canzone (e Irene Cara è stata la prima
cantante ispanica a riceverlo anche come autrice), Golden Globe e anche
il Grammy alla miglior interpretazione vocale femminile pop.
È
in cima a tutte le classifiche, e nei nostri mangianastri lo consumiamo
fino a fondere le cassette. «What a feeling/Being' s believin'/ I can
have it all, now I' m dancing for my life. Che sensazione /Essere è
credere/ Posso avere tutto, ora sto ballando per la mia vita».
Potevamo
avere tutto, o almeno lo credevamo. Quando hai ancora tutte le strade
davanti, quando il futuro sembra non finire mai, quando non ci sono
strade segnate e pensavamo di poter davvero seguire una passione e fare
in modo che accadesse. («Take your passion and make it happen», cantava
Irene).
dick clark irene cara
Ieri,
alla notizia della morte di Irene Cara sono andata su Youtube per
riascoltare quella canzoni e tutto è tornato a galla, come fosse ieri.
L'amarcord di un mondo senza influencer e niente telefonini e niente
social. Solo telefoni a gettoni per dire che arrivavi tardi o non
arrivavi proprio a cena (poi cadeva la linea e non eri più
rintracciabile e sapevi che l'avresti pagata, ma intanto te la godevi).
E
telefono fisso da litigarsi, perché c'era sempre qualcuno in casa che
aspettava una telefonata e il telefono era sempre occupato. Era libertà.
Era la possibilità di vivere sicuri che era meglio un rimorso che un
rimpianto. Potevamo sbagliare e riprovare, non avevamo gli occhi degli
altri sempre puntati addosso a spiarci tramite gli account.
irene cara coco hernandez in saranno famosi
Irene
Cara è stata anche un po' questo. Ci ha insegnato a ballare per la
nostra vita, a imparare a volare. Forse hanno davvero ragione le
generazioni Z e i Millennials e tutti quelli che sono venuti dopo di noi
nati alla fine degli anni Sessanta (che non siamo Boomers ma non so se
abbiamo un nome), a rimproverarci di avergli rubato il futuro. Non so se
davvero glielo abbiamo rubato, ma se così fosse, potremmo togliergli le
cuffiette piene di rapper sempre così arrabbiati e dargli indietro
qualche pezzetto di libertà facendogli vedere quei film e ascoltare
quelle canzoni.
irene cara (sinistra) nella serie radici jennifer beals irene cara keith forsey matthew broderick irene cara canta a melbourne nel 2006 la casa di irene cara in florida irene cara grammy annuncio della morte di irene cara irene cara gene ray saranno famosi irene cara e il cast di saranno famosi irene cara irene cara alla premiere di downtown 2004 irene cara in saranno famosi
https://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/ldquo-irene-cara-ci-ha-insegnato-ballare-nostra-vita-imparare-333627.htm
Costanzo71