Ho conosciuto la morte è
non indossava occhi di Fiamme,
ma lei vestiva sol sapienze di cristallo
ho conosciuto la morte
è tra le sue mani non strinse
la spada dell'ultimo compianto
ma dal suo sinistro un fosco corvo
mi osservò di brama insaziabile
egli portò con sé il sapor del consueto
ho conosciuto la morte
ed essa al mio fronte si mostrò
in un tempo di intimato addio,
indossando or suo antico manto
di velluto corallo immensità
adornato di fantasie in pizzo oscuro oblio
prostrandomi la sua generosità è il giusto
del suo compiere
la morte giunse al mio essere ,
volle dirottare la rotta del mio spirito dalla attuale realtà confinando essa oltre il varco
ove la mia spiritualità si affaccio' tra innovativi è inderogabili universi ,
Nel personal compito di far conoscer
il percorso non ancora svelato
ove v'aspettan saggiosi realismi
esse paralleli il fronte
al conosciuto riflesso terreno
nel mentre quel mio ossario lì lasciato perire al miraggio giaceva sul terreno
del tempo in quell'attimo esso rinnegato ,
è le mie spoglie beate abbandonaron
le memorie ed le carenze mortali
di un realismo giunta al suo tempo irreale ..
nel procomber del focoso astro
Faccio all'amore con il padre divino ovunque il gemito del Tirreno
ibrida sulle mie Carni spoglie di derivanza
procace il serpente or focoso ripercorrere
scaglia per scaglia i copulati Territori del godurioso sigillo di piacer proibito
Guardai la morte nel viso ,
la morte insemino' l'anima del reietto
una divina Eccitazione sensoriale
dopodiché godurioso venni nel grembo
Della madre purificatrice
concedendo il gusto del mio seme
sul promontorio dei mistici rinascenti
il sapor tratto dal palato
del predenzioso copulato ,
Lubrificando di brame settentrioni narciscenti ove vi si recan
in vista della fallida nube
esoterici liberali qual ognuno d'essi
risorti dal trattato spiritico
dell'ardito pentacolo
Ho genita di molteplici lune
Io vi riconobbi inebriante tra i fossari
di coella vostra culla ultraterrena
io vi narrai assestante tra le turpolenti
penombre di alati avanzamenti funerari
io vi amai in forma e materia
su reale è immaginario tra i confinanti
sobborghi spiritici è tombali ,
oh egregia tutrice eterna
io vi accolsi essenzialmente
tra gli scorci di questi miei
da voi lodati sentieri carnali
ove voi ben disporrete saggezza
mie pelli prostreranno a voi il lor cammino
così saranno per voi embrione di tragitti
Verso mutevoli destini ,
aldilà di esponenti è miraggiose percorrenze
Ho conosciuto il saggio teschio seducente foderata di bruma notturna è
salace falce scaltrita ,
ci incrociammo io è lei
tra le astruse ceneri del notturno
liddove vi espandono le briganti
nebbiosita' del sepolcrale arcano
giunse lei limpida all'incontro del mondano ,
tempestiva nel disporre il tragitto
del sontuoso mistico sulle regali frontiere
lì ove si oppongono a lor stesse
le torbide ombre aldilà del confine
del sinistro valico terrestre ,
fu così che da lei Dama dell'ultimo respiro
Il mio essere immateriale fu presto convocato ad occupare posto
tra le plateali seggiovie del sonno infinito
abbandonando così le crudezze
di un sfiorita è remota esistenza
Risorgendo di spirito tra anime scarlatte
dal folto riposo nel quale vi incomberà
la nube esoterica del lugubre primordio
Ho conosciuto la morte è
lei vestiva sol sapienze di cristallo
ma dal suo sinistro un fosco corvo
mi osservò di brama insaziabile
la morte giunse al mio essere
non indossava occhi di Fiamme,
tra le sue mani non strinse
la spada dell'ultimo compianto
Guardai la morte nel viso
ed egli al mio fronte si mostrò
in un tempo di intimato addio,
indossando or suo antico manto
di velluto corallo immensità
egli portò con sé il sapor del consueto
ho conosciuto la morte
genita di molteplici lune ....
volle dirottare la rotta del mio spirito dalla attuale realtà confinando essa oltre
il varco liddove vi espandono le briganti
nebbiosita del sepolcrale arcano ,
la morte giunse al mio essere
il seducente teschio di sentieri è realtà
ci incrociammo lei ed io tra
le astruse ceneri del notturno
giunse lei limpida all'incontro del mondano
concedendo il gusto del mio seme
sul promontorio dei mistici rinascenti
Ho conosciuto la morte
ed essa al mio fronte si mostrò
in un tempo di intimato addio
Ho conosciuto la madre della notte
lei insemino' l'anima del reietto
una divina Eccitazione sensoriale
Ho conosciuto la morte
è non indossava occhi di Fiamme,
ma lei vestiva sol sapienze di cristallo
Ho genita di molteplici lune
Il mio essere fu da voi presto convocato
ad occupare posto tra le plateali
seggiovie del sonno infinito
ho genita di eterni riposi
Io vi amai in forma e materia
oh egregia tutrice eterna
io vi narrai assestante tra
le turpolenti penombre
risorgendo dal folto riposo dal quale
vi incomberà la nube esoterica
del lugubre primordio
liddove vi espandono le briganti
nebbiosita del sepolcrale arcano
oh madre di eternità
a voi io mi presto
In voi è il mio risveglio
dalle nubi soccombo
In buio rinascenti saremo ,
oh tutrice di verità
sulle nubi io mi presto
in voi rinascente sarà
su di voi io soccombo
dal buio il nostro risveglio avverrà
Sogni d'oro e incubi d'argento
Antichrist