sabato 1 marzo 2025

La Coniglio Meloni non si smentisce mai

 


Mentre tutti i leader europei, Sanchez e Macron in testa, prendevano posizioni politicamente forti, chiare, europee, la Presidente del Consiglio Meloni non ha detto una parola su Trump. 


Non ha detto una parola sull’infame atto di bullismo del padrone del mondo e del suo scagnozzo.


Non ha detto mezza parola di solidarietà a Zelensky e all’Ucraina.


Se n’è uscita con una brodaglia precotta di frasi fatte, cerchiobottismo, paracul*** politico al massimo grado, in cui Trump e Zelensky neanche sono stati nominati, come se quella scena nella Sala ovale che passerà alla Storia non si fosse mai svolta e nulla fosse successo.


Questa è Giorgia Meloni, in tutte le sue contraddizioni e le sue ipocrisie. Che l’aggressione trumpiana di ieri ha improvvisamente messo a nudo.


Questa è la sedicente “patriota”. Che promette di fare gli interessi dell’Italia ed è politicamente talmente debole da non riuscire nemmeno ad alzare un sopracciglio verso il suo nuovo padrone americano.


Doveva essere il governo dei sovranisti.


Siamo finiti per essere governati da un cheerleader invasato e da una reggivassoio di un multimiliardario americano (anzi due).


E oggi fa davvero paura.

Lorenzo Tosa 

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Zelensky ha dato a Trump una lezione di dignità!

 


Si può dire tutto quello che si vuole di Volodymir Zelensky, ma il modo in cui stasera, senza mai alzare il tono né cedere a una provocazione, ha tenuto testa con la schiena dritta e con una dignità assoluta a un gangster urlante e minaccioso e al suo scagnozzo che cercavano in tutti i modo di umiliarlo, offenderlo, intimidirlo e infine strappargli una firma su un contratto capestro e unilaterale, beh, ecco, questo è quello che fa un leader, un politico degno di questo nome e il Presidente di un Paese occupato senza essersi mai inginocchiato né prima al tiranno russo né, men che meno, ora al multimiliardario americano.


Ed è qualcosa a cui, alle nostre latitudini di servi inginocchiati, adulatori e cheerleader c’eravamo anche dimenticati come fosse fatto.


Ognuno può pensare quello che vuole di Zelensky, anche criticarlo perché non è esente da critiche, ci mancherebbe. 

Ma stasera, per il modo in cui ha tenuto la schiena dritta davanti all’aggressione in mondovisione dell’uomo più potente e pericoloso al mondo, non si può, proprio non si può non riconoscerne l’enorme dignità e non stare con la testa, con il cuore e pure con le viscere dalla parte di Volodymir Zelensky contro il nuovo padrone del mondo. 


Qualcuno qui da noi prenda esempio.

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❤️Buon week and dal Vicolo dell’Amore dei Quartieri Spagnoli.

 



#vicolodellamore #quartierispagnoli #napoli #nap #naples #italia #ita #italy

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Trump servo di Putin?

 


La Cnn ha detto, ieri sera, che Trump ha trasformato la Casa Bianca in un ufficio propaganda di Putin.


Poco da aggiungere.

Anzi una cosa, sì.


Al netto di ogni legittima critica che si può avanzare verso la politica americana e chi l'ha guidata in tutti questi anni, e certo che ne hanno fatte di porcate in giro per il mondo, dire che questo attuale è semplicemente uguale a tutti quelli che lo hanno preceduto é oltre l'analfabetismo politico.


Ogni Presidente è stato qualcosa di diverso.

Da Reagan a Obama da Kennedy a Bush. Fino a Biden. 


Donald Trump è qualcosa di mai visto. Ed è con Vladimir Putin la persona più pericolosa per il futuro di tutti noi.


Non capirlo, non riconoscerlo è incredibile. O più banalmente fazioso.

Luca Paladini

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L'UE sconfiggera' i due mafiosi

 


Se c’è un giorno in cui ha senso essere, sentirsi e definirsi europei, ecco, questo giorno è arrivato.


Il giorno in cui è emerso in modo chiarissimo, ineludibile, che non solo Zelensky e l’Ucraina, ma l’intera Europa - e noi con loro - oggi siamo ufficialmente schiacciati nella morsa letale di un dittatore criminale di guerra sanguinario a Est e un gangster multimiliardario (anzi due) autoproclamato padrone assoluto del mondo a Ovest, uniti in un “deal”, uno spietato accordo commerciale e insieme una Pax imperiale con la quale si spartiranno quello che è e quello che resterà dell’Ucraina, dell’Europa e dell’Occidente.


Sta già accadendo. E lo spettacolo sconcertante offerto da Trump e Vance nella Sala ovale ne è il manifesto. 


Con la nuova America di Trump non esistono più amici o alleati. Non esistono più protezioni, cuscinetti, alibi, foglie di fico.


Ora o facciamo davvero l’Europa, e insieme gli europei, o domani potremmo non fare neppure in tempo a chiederci come sarebbe andata a finire.


Stasera, prima ancora che ucraini, siamo tutti europei. A patto che l’Europa sia molto diversa, unita, forte e credibile di quanto non lo sia mai stata. 


Ora è chiaro anche a chi non vuole sentire: O siamo Europa ed europei o, semplicemente, non siamo.


Questa volta non ci salverà nessuno. Se non noi stessi.

Lorenzo Tosa 

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Zelensky aggredito da dei topi di fogna

 


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Trump non fai paura a nessuno

 


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Liberiamo gli USA dal mafioso Trump

 


Visto l’andazzo, direi che è giunto il momento di una missione umanitaria: mobilitazione internazionale e truppe pronte a sbarcare negli Stati Uniti per portare un po’ di sana democrazia… proprio come piace a loro!

Soumalia Diawara 

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Marco Van Basten, Frank Rijkaard and Ruud Gullit 🇳🇱

 


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