Mentre tutti i leader europei, Sanchez e Macron in testa, prendevano posizioni politicamente forti, chiare, europee, la Presidente del Consiglio Meloni non ha detto una parola su Trump.
Non ha detto una parola sull’infame atto di bullismo del padrone del mondo e del suo scagnozzo.
Non ha detto mezza parola di solidarietà a Zelensky e all’Ucraina.
Se n’è uscita con una brodaglia precotta di frasi fatte, cerchiobottismo, paracul*** politico al massimo grado, in cui Trump e Zelensky neanche sono stati nominati, come se quella scena nella Sala ovale che passerà alla Storia non si fosse mai svolta e nulla fosse successo.
Questa è Giorgia Meloni, in tutte le sue contraddizioni e le sue ipocrisie. Che l’aggressione trumpiana di ieri ha improvvisamente messo a nudo.
Questa è la sedicente “patriota”. Che promette di fare gli interessi dell’Italia ed è politicamente talmente debole da non riuscire nemmeno ad alzare un sopracciglio verso il suo nuovo padrone americano.
Doveva essere il governo dei sovranisti.
Siamo finiti per essere governati da un cheerleader invasato e da una reggivassoio di un multimiliardario americano (anzi due).
E oggi fa davvero paura.
Lorenzo Tosa