Con il decreto legge varato venerdì 20 gennaio, il governo Monti ha posto una pietra tombale( ?!) sul Ponte sullo Stretto. Il provvedimento prevede di definanziare il progetto del manufatto stabile per indirizzare le risorse pari a 1,6 miliardi verso programmi di piccole opere sul territorio. Le misure sono state adottate nell’ambito della riprogrammazione finanziarie delle strutture, con l’ingresso dei capitali privati attraverso lo strumento del project financing.
Un lungo sogno e un’illusione, che si sono protratti sin dall´attuazione della Legge 1158/71 (Collegamento Viario e Ferroviario fra la Sicilia ed il continente) per la progettazione, la realizzazione e l´esercizio dell´attraversamento stabile stradale e ferroviario tra la Sicilia e il Continente, sono finiti. L'ennesima vergogna a tutela di chi e di cosa? Un ponte che avrebbe velocizzato gli spostamenti e arrestato quei costi di traghettamento che restano un vero e proprio balzello. Tutto questo alla faccia del risparmio e dell'innovazione! Ma la speranza e' l'ultima a morire!
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