Riceviamo e pubblichiamo su richiesta di una nostra affezionata lettrice (Nicoletta Ramazzotti).
Egregio direttore,
la storia di cui desideriamo parlare inizia nel 2002 quando la Pirelli, nuova proprietaria degli immobili ex INA, decise di mettere in vendita alcuni complessi immobiliari tra i quali quello capitolino di via G. Sacconi 19 nel quartiere Flaminio.
In quel periodo gli inquilini costituirono un comitato che avrebbe dovuto tutelare gli interessi di tutti, ma che invece accettò tutte le vessazioni e le irregolarità che la proprietà impose.
Da quel momento decisi che avrei condotto per mio conto un'indagine.
Nel 2006 sono venuta a sapere da un documento pubblico che proprietario del terreno sul quale sorgeva il complesso immobiliare di via Sacconi 19 risulta essere l'ATER.
Il 23 Maggio del 2007 ho presentato in procura un esposto nel quale elencavo tutte le presunte irregolarità compreso il documento in mio possesso. L’esposto venne preso in considerazione ed affidato al sostituto procuratore Mario Lavitola il quale decise di aprire un fascicolo. Nel 2008 alcune persone sono state interrogate in procura e rinviate a giudizio (di questo caso si sta interessando anche la polizia giudiziaria), ma a tutt’oggi non vi sono riscontri concernenti lo sviluppo dell’inchiesta.
Accertato che l’iter della giustizia in Italia ha tempi lunghi, si continua a richiedere chiarezza soprattutto sul punto focale: chi era l’effettivo proprietario del terreno nell’anno in cui il complesso è stato venduto?
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