La Francia ha visto un numero record di stranieri espulsi nel 2011, secondo un rapporto sull’immigrazione, rilasciato dal Ministro francese degli Interni.
Il ministro, Claude Guéant ha reso pubblico il numero degli stranieri espulsi dalla Francia, sperando che questo possa aumentare le probabilità di vincita per la rielezione del presidente Nicolas Sarkozy la prossima primavera, secondo la RFI inglese.
Quasi 33.000 stranieri sono stati espulsi dalla Francia l’anno scorso. I cittadini rumeni sono un numero espressivo tra quelli che hanno lasciato il territorio francese per decisione dell’autorità.
I dati sono stati illustrati oggi con soddisfazione dal ministro dell’Interno, Claude Gueant, che da mesi porta avanti una battaglia contro l’immigrazione illegale e non. Il numero di stranieri in regola dovrà essere portato al livello degli anni ’90, cioè a 150.000 persone, ha più volte ribadito Gueant. Gli illegali invece vanno il più possibile allontanati.
Ecco allora che, dovendo passare un esame più esigente rispetto al passato, nel 2011 solo 66.000 persone sono state naturalizzate contro le 94.500 del 2010. Il numero di permessi di soggiorno attributi per la prima volta è stato di 182.595, meno 3,6% rispetto al 2010. In calo sia l’immigrazione detta «professionale», del -26% (da 12.400 persone nel 2010 a 9.100 nel 2011) sia quella detta «familiare», del meno 14% (da 14.600 a 12.600), che resta comunque la principale porta di ingresso in Francia. Ancora più emblematiche le statistiche sulle espulsioni. Il numero di espulsi non è mai stato così alto in Francia come nel 2011: 32.922 persone, tre volte tanto rispetto al 2002. Molto si deve allo smantellamento dei campi rom illegali, operazione che, la scorsa estate, ha gelato i rapporti tra Parigi e Bucarest e sollevato le critiche dell’Europa.
Il risultato è «superiore a quello di 28.000 fissato all’inizio, 5.000 persone in più. È il più elevato mai raggiunto prima», ha detto Gueant con orgoglio e ritenendo di poter fare anche meglio nel 2012. L’obiettivo per il nuovo anno è dunque fissato a 35.000 espulsioni. Ancora più rigorosi si annunciano per il futuro i controlli in materia di diritto di asilo, matrimoni bianchi e riunificazione delle famiglie. Nei prossimi giorni dovrà inoltre essere resa nota una circolare che regolamenta l’accesso alle università e al lavoro degli studenti stranieri. Annunciando misure più dure in questo senso, Gueant ha sollevato la mobilitazione di presidi e imprenditori. Così in Francia il presidente Sarkozy tiene una linea dura contro l'immigrazione e l'Italia che fa?Iil ministro per la Cooperazione Andrea Riccardi annuncia un provvedimento, da valutare con il ministero dell’Interno, che prolunghi “il periodo di ricerca di un nuovo lavoro, ora di sei mesi, almeno a un anno” per quegli immigrati che rischiano di diventare irregolari per la perdita del lavoro e il concomitante scadere del permesso di soggiorno.
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